Discussione:
Attese messianiche
(troppo vecchio per rispondere)
Giuseppe
2010-09-08 05:55:30 UTC
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Volevo segnalare che sul forum di astronomia moderato

http://www.newsland.it/nr/browse/it.scienza.astronomia/index.html

si sta svolgendo un interessante dibattito sulla data/periodo di transito
del punto gamma dell'equinozio di primavera dalla costellazione del-
l'Ariete a quella dei Pesci. A detto transito, che precedette di **molti
decenni** l'inizio dell'era cristiana, era già collegata - come dimostra
la IV egloga di Virgilio - l'attesa di un 'puer' divino. Sulla relazione
tra questo secondo aspetto ed il primo, di tipo astroNomico, trovate
numerose considerazioni qui:

http://giuseppedecesaris.blogspot.com

saluti,
Giuseppe
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Giuseppe
2010-09-09 18:28:27 UTC
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Post by Giuseppe
Volevo segnalare che sul forum di astronomia moderato
http://www.newsland.it/nr/browse/it.scienza.astronomia/index.html
si sta svolgendo un interessante dibattito sulla data/periodo di transito
del punto gamma dell'equinozio di primavera dalla costellazione del-
l'Ariete a quella dei Pesci.
Informo chi non avesse seguito tutto il dibattito che
questo si è concluso stabilendo **al 206 a.C. la data che si può
convenzionalmente assumere come epoca del transito suddetto**, perchè a
quella data al 21 marzo il sole si vedeva ormai sorgere già più prossimo
alle stelle della costellazione dei Pesci che a quelle dell'Ariete.
Post by Giuseppe
A detto transito, che precedette di **molti decenni** l'inizio
dell'era cristiana,
Ora possiamo dire di circa 2 secoli.
Post by Giuseppe
era già collegata - come dimostra la IV egloga di Virgilio - l'attesa
di un 'puer' divino.
Data la grande lentezza dello spostamento del punto equinoziale gamma,
tra il 206 a.C. e l'epoca della IV egloga (intorno al 46 a.C.) tale
punto si era spostato sull'eclittica di **poco più di 2°** e dunque la
c.d. era dei Pesci, il nuovo mese platonico, era sempre - da un punto di
vista astronomico - in fase iniziale.
Post by Giuseppe
Sulla relazione
tra questo secondo aspetto ed il primo, di tipo astroNomico, trovate
http://giuseppedecesaris.blogspot.com
di nuovo,
Giuseppe
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Arduino
2010-09-09 21:01:53 UTC
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"Giuseppe" <***@tiscali.it> ha scritto nel messaggio news:i6b8m5$bct$***@news.newsland.it...

Ho notato parte del dibattito, ma personalmente, non credo che nessuno si
aspettasse un messia nel duecento avanti cristo, e forse neppure nel 46,
nonostante la profezia della sibilla, mentre attorno all'anno zero parrebbe
che tale aspettativa ci fosse.
Ciao
Ad'I
Giuseppe
2010-09-10 09:42:47 UTC
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Post by Arduino
[.....]
Ho notato parte del dibattito, ma personalmente, non credo che nessuno
si aspettasse un messia nel duecento avanti cristo, e forse neppure
nel 46, nonostante la profezia della sibilla, mentre attorno all'anno
zero parrebbe che tale aspettativa ci fosse.
Beh.. quello su cui ragionavamo e che abbiamo stabilito lì
http://www.newsland.it/nr/browse/it.scienza.astronomia/10133.html

riflettendo esclusivamente su aspetti astroNomici della questione,
fissa *tempi relativi al contesto astronomico delle attese messianiche.*

Contesto che, variando poi molto lentamente dal 206 aC in avanti, ha
lasciato molto tempo ai fantasiosi teologi, metafisici e poeti dell'epoca,
nonchè alla realtà stessa, di individuare chi dovesse essere il messia
del "magnus ab integro saeculoru ordo", della nuova era, che stava
nascendo ovvero finendo di nascere.
Post by Arduino
Ciao
Ad'I
ciao,
Giuseppe
(ps.: bada che l'anno zero non esiste, essendo lo zero un 'istante di
tempo' convenzionale di inizio dell'era cristiana, o era dei Pesci,
se preferisci)
--
http://giuseppedecesaris.blogspot.com
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Arduino
2010-09-10 10:38:46 UTC
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Post by Giuseppe
Beh.. quello su cui ragionavamo e che abbiamo stabilito lì
http://www.newsland.it/nr/browse/it.scienza.astronomia/10133.html
Vedrò di dare un occhiata.
Post by Giuseppe
riflettendo esclusivamente su aspetti astroNomici della questione,
fissa *tempi relativi al contesto astronomico delle attese messianiche.*
Contesto che, variando poi molto lentamente dal 206 aC in avanti, ha
lasciato molto tempo ai fantasiosi teologi, metafisici e poeti dell'epoca,
nonchè alla realtà stessa, di individuare chi dovesse essere il messia
del "magnus ab integro saeculoru ordo", della nuova era, che stava
nascendo ovvero finendo di nascere.
Su questo, posso concordare, anche perché è tipico di ogni generazione
l'attendimento di un evento di portata metafisica.
nel 2012 non succederà niente, ma nel 2013 cominceranno a dire che i Maya,
come confine fra le due costellazioni non potevano indicare quello da noi
stabilito, ma che sicuramente intendevano un confine spostato di qualche
anno, poi di qualche decennio, poi...
Ritornando ai pesci (Per i primi cristiani un pesce indicava Cristo) credo
che all'epoca, abbia prevalso il concetto che la data fatidica, non
corrispondesse alla metà strada fra le due costellazioni, ma all'effettiva
entrata nel nuovo segno zodiacale.
Ciao
Ad'I
Post by Giuseppe
Ciao
Ad'I
ciao,
Giuseppe
(ps.: bada che l'anno zero non esiste, essendo lo zero un 'istante di
tempo' convenzionale di inizio dell'era cristiana, o era dei Pesci,
se preferisci)
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Giuseppe
2010-09-11 16:18:56 UTC
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Post by Arduino
Post by Giuseppe
Beh.. quello su cui ragionavamo e che abbiamo stabilito lì
http://www.newsland.it/nr/browse/it.scienza.astronomia/10133.html
Vedrò di dare un occhiata.
Post by Giuseppe
riflettendo esclusivamente su aspetti astroNomici della questione,
fissa *tempi relativi al contesto astronomico delle attese messianiche.*
Contesto che, variando poi molto lentamente dal 206 aC in avanti, ha
lasciato molto tempo ai fantasiosi teologi, metafisici e poeti
dell'epoca, nonchè alla realtà stessa, di individuare chi dovesse
essere il messia del "magnus ab integro saeculoru ordo", della nuova
era, che stava nascendo ovvero finendo di nascere.
Su questo, posso concordare, anche perché è tipico di ogni generazione
l'attendimento di un evento di portata metafisica.
Sii.. forse perchè a chi le coltiva queste attese (e fors'anche in
generale) le cose vanno così male da sperar sempre che arrivi qualcuno
a risolvere finalmente tutto d'un colpo!
Post by Arduino
nel 2012 non succederà niente, ma nel 2013 cominceranno a dire che i Maya,
come confine fra le due costellazioni non potevano indicare quello da noi
stabilito, ma che sicuramente intendevano un confine spostato di qualche
anno, poi di qualche decennio, poi...
Perchè anche la presunta fine del mondo tra un paio d'anni (profezia
Maya) è legata ad un passaggio di costellazioni ?!?
Post by Arduino
Ritornando ai pesci (Per i primi cristiani un pesce indicava Cristo)
credo che all'epoca, abbia prevalso il concetto che la data fatidica,
non corrispondesse alla metà strada fra le due costellazioni, ma
all'effettiva entrata nel nuovo segno zodiacale.
.diciamo della costellazione zodiacale, altrimenti sembra che si parli
di astrologia.

Le prime stelle dei Pesci sono passate per il punto equinoziale verso
il 147 aC, mentre la lunga striscia di stelle sotto alla coda del Piscis
Boreus, quella quasi perpendicolare all'eclittica, è transitata verso
il 34-35 dC, cioè all'epoca della 'fenice' di Tacito (Annali 6,28).
Post by Arduino
Ciao
Ad'I
ciao,
Giuseppe
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Arduino
2010-09-11 20:39:21 UTC
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"Giuseppe" <***@tiscali.it> ha scritto nel messaggio news:i6g9r3$6bt$***@news.newsland.it...

Esprimendo una mia personale idea:
Forse, tutta la questione va rovesciata: Tutti i ragionamenti
sarebbero perfetti se il sole apparisse nel cielo come una stellina, in tal
caso sarebbe facilissimo appurare dove si trovi il 21 Marzo.
Ma così non è il sole con la sua luminosità cancella le stelle della
costellazione in cui si trova, ed almeno parzialmente le due limitrofe (non
dimentichiamo fra l'altro che Ariete e pesci non sono costellazioni
appariscenti). E gli antichi, non avevano certo strumenti per appurare con
millimetrica precisione in che punto dello zodiaco si trovasse un astro che
cancella tutte le stelle che ha attorno. Certo, potevano arrivarci per
deduzione: ma con che approssimazione? Però, la luna potevano osservala
visivamente ed osservandola quando era piena, la si vedeva esattamente nel
punto di cielo opposto a quello in cui c'era il sole. pertanto, più che
l'anno in cui il sole ha superato la metà fra ariete e pesci, bisognerebbe
appurare quando la luna ha superato la mezzeria fra Vergine e Bilancia.
Ciao
Ad'I
Righel
2010-09-13 10:32:26 UTC
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... Però, la luna potevano osservala visivamente ed
osservandola quando era piena, la si vedeva esattamente nel punto di
cielo opposto a quello in cui c'era il sole.
Più o meno sì, "esattamente" no.
Oggi noi definiamo il plenilunio come un momento ben preciso ma per gli
antichi questa fase (come il novilunio) poteva durare due o tre giorni. Non
basta: la Luna piena è molto luminosa e, in pratica, impedisce di vedere le
stelle che le sono più vicine; provare per credere: la notte del 23 e quella
del 24 settembre prossimo la Luna apparirà piena, ma (ammesso che in quel
periodo il cielo dalle tue parti sia sereno) saresti in grado, solo
guardando a occhio nudo, di stabilire quale di queste notti è quella vera
del plenilunio (illuminazione al 100%) ?
Tutto ciò impediva la possibilità di valutare un momento preciso ma, per
l'uso che tu proponi, poteva essere sufficiente.
pertanto, più che l'anno
in cui il sole ha superato la metà fra ariete e pesci, bisognerebbe
appurare quando la luna ha superato la mezzeria fra Vergine e
Bilancia.
E dov'era questa mezzeria?
I limiti delle costellazioni sono stati stabiliti negli anni '30 dall'IAU;
fino a quel momento erano estremamente labili.
Lo stesso concetto di "costellazione" ha assunto da allora un diverso
significato, cioè quello di una porzione prospettica di cielo ben
delimitata, contenente stelle, galassie, nebulose e altre amenità del
genere.
Ma all'epoca dell'astronomia babilonese (o greca, o romana, o egiziana...)
si prendevano in considerazione gli asterismi, cioè le figure immaginarie
proiettate in cielo unendo fra di loro le stelle più luminose (in genere fra
la prima e la terza magnitudine). Lo spazio fra due asterismi adiacenti
veniva ad essere quindi una terra (sic! :-) ) incognita. Chiunque poteva
decidere che la stella che oggi chiamiamo SAO140270 facesse parte della
Vergine o della Bilancia. Oggi per noi è delta Librae, ma allora?
Ho l'impressione che stiate cercando un livello di precisione che non era di
competenza dell'antichità.

Ciao,
--
Righel
________________________________
http://digilander.libero.it/FRRU/Ind0.htm
Giuseppe
2010-09-13 16:33:20 UTC
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Post by Righel
[..]
I limiti delle costellazioni sono stati stabiliti negli anni '30
dall'IAU; fino a quel momento erano estremamente labili.
Lo stesso concetto di "costellazione" ha assunto da allora un diverso
significato, cioè quello di una porzione prospettica di cielo ben
delimitata, contenente stelle, galassie, nebulose e altre amenità del
genere.
Ma all'epoca dell'astronomia babilonese (o greca, o romana, o
egiziana...) si prendevano in considerazione gli asterismi, cioè le
figure immaginarie proiettate in cielo unendo fra di loro le stelle più
luminose (in genere fra
la prima e la terza magnitudine).
[..]
Ho l'impressione che stiate cercando un livello di precisione che non
era di competenza dell'antichità.
No, non si sta cercando di spaccare il capello in quattro ...

Si sta semplicemente cercando di risolvere, magari per approssimazioni
successive, un problemino che è abbastanza facile se affrontato in
coordinate eclittiche (quelle su cui ragionava Ipparco quando studiava
equinozi e solstizi), che sembra dare invece la *soluzione errata*
'circa 60 aC' se uno ragiona sui confini Ariete/Pesci convenzionalmente
stabiliti da Delporte e dall'IAU nel 1928-30. Tutto qui.

Cerchiamo ora di non ripetere qui tutto il dibattito fatto su
http://www.newsland.it/nr/browse/it.scienza astronomia/index.html

cui ti rimando. Ti anticipo la conclusione uscita da un ping pong
dialettico tra me ed il tuo conterraneo prof Vitagliano/unina, secondo
la quale risultà che
**il transito del punto equinoziale gamma dalla cost. zodiacale
dell'Ariete
a quella pure zodiacale dei Pesci si può convenzionalmente stabilire
essere avvenuto all'equinozio primaverile del 206 aC.**
Post by Righel
Ciao,
ciao,
Giuseppe
(ps.: direi, eventuali contributi di merito meglio sul forum di astronomia)
--
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Arduino
2010-09-13 20:57:36 UTC
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Post by Righel
Più o meno sì, "esattamente" no.
Oggi noi definiamo il plenilunio come un momento ben preciso ma per gli
antichi questa fase (come il novilunio) poteva durare due o tre giorni.
Non basta: la Luna piena è molto luminosa e, in pratica, impedisce di
vedere le stelle che le sono più vicine; provare per credere: la notte del
23 e quella del 24 settembre prossimo la Luna apparirà piena, ma (ammesso
che in quel periodo il cielo dalle tue parti sia sereno) saresti in grado,
solo guardando a occhio nudo, di stabilire quale di queste notti è quella
vera del plenilunio (illuminazione al 100%) ?
Tutto ciò impediva la possibilità di valutare un momento preciso ma, per
l'uso che tu proponi, poteva essere sufficiente.
Naturalmente sono ben cosciente che nessuno nel 206, o nel 60 aC ha detto:
quest'anno il sole è passato nella costellazione dei pesci.
Comunque, riguardo alla Luna piena, avvantaggiato anche dal fatto che ho
tutte le cognizioni moderne, credo di avere un discreto intuito, sia
guardando la rotondità, sia osservando il momento in cui sorge, o il punto
del cielo in cui si trova ad una determinata ora, naturalmente con
l'inevitabile approssimazione.
E' ovvio che se fossi vissuto nelle su citate epoche, sarei stato molto più
impreciso, ma, ipotizzando che fossi stato un astronomo che avesse studiato
per decenni questo fenomeno, penso che sarei potuto giungere ad un
approssimazione molto maggiore di quanto possa fare io.
Altrettanto reale il problema della cancellazione da parte della luna delle
stelle più vicine, ma penso che un buon matematico, avrebbe potuto con
discreta facilità stabilire il: "Punto Luna"
Post by Righel
E dov'era questa mezzeria?
I limiti delle costellazioni sono stati stabiliti negli anni '30 dall'IAU;
fino a quel momento erano estremamente labili.
Lo stesso concetto di "costellazione" ha assunto da allora un diverso
significato, cioè quello di una porzione prospettica di cielo ben
delimitata, contenente stelle, galassie, nebulose e altre amenità del
genere.
Ma all'epoca dell'astronomia babilonese (o greca, o romana, o egiziana...)
si prendevano in considerazione gli asterismi, cioè le figure immaginarie
proiettate in cielo unendo fra di loro le stelle più luminose (in genere
fra la prima e la terza magnitudine). Lo spazio fra due asterismi
adiacenti veniva ad essere quindi una terra (sic! :-) ) incognita.
Chiunque poteva decidere che la stella che oggi chiamiamo SAO140270
facesse parte della Vergine o della Bilancia. Oggi per noi è delta Librae,
ma allora?
Ho l'impressione che stiate cercando un livello di precisione che non era
di competenza dell'antichità.
Verissimo, pertanto per i calcoli di Giuseppe, sarebbe molto importante
stabilire quali stelle facessero parte delle singole costellazioni
all'epoca. Anche se il superamento della linea mediana allora avrebbe
significato poco, perché oltre alle stelle ci sarebbe stato da considerare
la figura che ci disegnavano, ed inoltre, per il principio del
conservatorismo, visto la scarsa precisione che potevano avere, avrebbero
continuato a considerare il sole nella vecchia costellazione fintanto che
fosse divenuto evidente che era nella nuova. Ma comunque ad un certo punto
dovevano accorgersi, però, potrebbe essere avvenuto cento anni prima o dopo.
A meno che si segua un altra strada: Quella storica: Non è che qualche
astronomo dell'epoca abbia lasciato scritto di aver rilevato...
Ciao
Ad'I
Post by Righel
Ciao,
--
Righel
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http://digilander.libero.it/FRRU/Ind0.htm
Righel
2010-09-14 11:47:19 UTC
Permalink
Post by Arduino
Comunque, riguardo alla Luna piena, avvantaggiato anche dal fatto che
ho tutte le cognizioni moderne, credo di avere un discreto intuito,
sia guardando la rotondità, sia osservando il momento in cui sorge, o
il punto del cielo in cui si trova ad una determinata ora,
naturalmente con l'inevitabile approssimazione.
Cercherò di essere più esaustivo.
Il Plenilunio del 23 settembre si verificherà alle ore 11:16:59, ora estiva
italiana.... più o meno alcuni minuti a seconda della longitudine di chi
guarda.
In quella circostanza l'illuminazione totale della faccia visibile del
nostro satellite sarà del 99,84 % (più di tanto non ci possiamo permettere
con la crisi in atto). Ovviamente però sarà piuttosto difficile osservare la
Luna alle undici e un quarto del mattino.
Rimandiamo quindi l'osservazione alla sera.
Alle 21 del 23 settembre la Luna sarà illuminata per il 99,69%.
Alla stessa ora del 22/09 la Luna sarà illuminata per il 99,58%.
Alla stessa ora del 24/09 la Luna sarà illuminata per il 97,95%.
Sono certo che tu abbia l'occhio esperto e ben allenato e che forse
riusciresti a valutare quel 1,74% di differenza fra il 23 e il 24 settembre
ma vedo con molta perplessità l'ipotesi di poter distinguere fra il 99.58 e
il 99.69.
Post by Arduino
Altrettanto reale il problema della cancellazione da parte della luna
delle stelle più vicine, ma penso che un buon matematico, avrebbe
potuto con discreta facilità stabilire il: "Punto Luna"
Sì, se dotato di una cartina di quel settore stellare eseguita con
sufficiente precisione.
Ma le macchine fotografiche non c'erano ancora e, credimi, valutare con
esattezza le distanze angolare fra le stelle non è cosa da poco.
Post by Arduino
Post by Righel
E dov'era questa mezzeria?
(cut)
Post by Arduino
Verissimo, pertanto per i calcoli di Giuseppe, sarebbe molto
importante stabilire quali stelle facessero parte delle singole
costellazioni all'epoca. Anche se il superamento della linea mediana
allora avrebbe significato poco, perché oltre alle stelle ci sarebbe
stato da considerare la figura che ci disegnavano, ed inoltre, per il
principio del conservatorismo, visto la scarsa precisione che
potevano avere, avrebbero continuato a considerare il sole nella
vecchia costellazione fintanto che fosse divenuto evidente che era
nella nuova. Ma comunque ad un certo punto dovevano accorgersi, però,
potrebbe essere avvenuto cento anni prima o dopo.
Su questo mi trovi d'accordo.
Post by Arduino
A meno che si segua
un altra strada: Quella storica: Non è che qualche astronomo
dell'epoca abbia lasciato scritto di aver rilevato...
Non ne sono al corrente.
Il che però non significa che qualcuno non l'abbia fatto.
Forse consultando il "Megále sýntaxis" di Claudio Tolomeo o ancora meglio
ancora il catalogo di Ipparco...
L'hai fatto tu, Giuseppe?

Ciao,
--
Righel
________________________________
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giuseppee
2010-09-15 09:41:56 UTC
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Post by Righel
Post by Arduino
A meno che si segua
un altra strada: Quella storica: Non è che qualche astronomo
dell'epoca abbia lasciato scritto di aver rilevato...
Non ne sono al corrente.
Il che però non significa che qualcuno non l'abbia fatto.
Non mi pare che ad oggi siano noti astronomi di rilievo attivi alla fine
del III sec. aC .. a meno che non esca qualche finora-sconosciuta tavoletta
in caratteri cuneiformi
Post by Righel
Forse consultando il "Megále sýntaxis" di Claudio Tolomeo o ancora meglio
ancora il catalogo di Ipparco...
L'hai fatto tu, Giuseppe?
No, non l'ho fatto. Bisognerebbe andare a vedere il catalogo di Ipparco
ed arrivare alla posizione del gamma equinoziale di primavera
_indirettamente_ ragionando a partire dalle sue osservazioni su Spica
Virginis, quelle che lo convinsero della precessione.

Cmq quel dibattito che abbiamo fatto su it.astronomia mi sembra del
tutto ragionevole per fissare una data _convenzionale_ ma scientifi-
camente determinata del passaggio di gamma dall'Ariete ai Pesci.

Secondo me, se non già prima almeno dal 206-205 aC era già chiarissimo a
tutti quelli che a vari fini osservavano il cielo (quindi non solo
astronomi, ma anche astrologi, teologi, filosofi, poeti) che si stava
entrando in una nuova èra cosmica/astronomica.
Post by Righel
Ciao,
ciao Fra',
Giuseppe
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Arduino
2010-09-15 18:54:14 UTC
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Post by Righel
Cercherò di essere più esaustivo.
Il Plenilunio del 23 settembre si verificherà alle ore 11:16:59, ora estiva
italiana.... più o meno alcuni minuti a seconda della longitudine di chi
guarda.
In quella circostanza l'illuminazione totale della faccia visibile del
nostro satellite sarà del 99,84 % (più di tanto non ci possiamo permettere
con la crisi in atto). Ovviamente però sarà piuttosto difficile osservare la
Luna alle undici e un quarto del mattino.
Rimandiamo quindi l'osservazione alla sera.
Alle 21 del 23 settembre la Luna sarà illuminata per il 99,69%.
Alla stessa ora del 22/09 la Luna sarà illuminata per il 99,58%.
Alla stessa ora del 24/09 la Luna sarà illuminata per il 97,95%.
Sono certo che tu abbia l'occhio esperto e ben allenato e che forse
riusciresti a valutare quel 1,74% di differenza fra il 23 e il 24 settembre
ma vedo con molta perplessità l'ipotesi di poter distinguere fra il 99.58 e
il 99.69.
Interessante, e condivido che suppergiù questo doveva essere il limite di
tolleranza, anche se, pensandoci, specie se al posto di un isolato astronomo
ci fosse stata una scuola, concettualmente avrebbero potuto stabilire con
buona precisione il momento della Luna piena. Ipotizziamo che alla
mezzanotte fra un 31 Marzo ed un primo Aprile ci fosse un eclisse di Luna,
(naturalmente andrebbe bene qualunque data e qualunque ora) dato che in modo
empirico dovevano sapere che una lunazione dura pressappoco ventinove giorni
e mezzo, potevano calcolare che a mezzogiorno del 29 ci sarebbe stata Luna
piena, , pertanto, avrebbero potuto calcolare per le osservazioni della sera
prima che mancava un po' più di mezza giornata, e per la sera successiva che
il culmine era trascorso da alcune ore. Continuando con le osservazioni,
alla successiva eclissi avrebbero potuto calcolare il loro tasso di errore
giungendo alla massima precisione consentita a persone che non avevano
orologi. Naturalmente, non so se avessero sviluppato un simile metodo di
ricerca, comunque, anche con l'approssimazione di un giorno, questo avrebbe
comportato circa un grado, aggiungiamone altri due per il fatto che dovevano
approssimare basandosi sulle stelle più luminose, avremmo tre gradi, che è
già una discreta approssimazione.
Però, con osservazioni ripetute per qualche decennio, l'approssimazione
sarebbe ridotta quasi a zero (se misuro un muretto a spanne, potrà
risultarmi una volta 4,80 metri ed un altra 5,20, ma se ripeto varie volte
la misurazione, magari facendola eseguire da più persone per evitare errori
sistematici eliminando le misurazioni che danno un risultato troppo alto o
troppo basso, e facendo la media delle altre, si arriverebbe vicinissimi al
giusto.
Per il sole invece ci sarebbe da tener conto che finché è a meno di sei
gradi sotto l'orizzonte praticamente non si vedono stelle, e fino ai 18 c'è
un disturbo luminoso. Inoltre, io che abito nella pianura padana credo di
non vedere stelle sotto i trenta gradi, Mettiamo che in condizioni migliori
siano 15, sommati ai sei del sole saremmo a 21 gradi e solo per le stelle
più luminose: un po' troppo complicato calcolare esattamente in che punto
della volta celeste si trovi.
Post by Righel
Sì, se dotato di una cartina di quel settore stellare eseguita con
sufficiente precisione.
Ma le macchine fotografiche non c'erano ancora e, credimi, valutare con
esattezza le distanze angolare fra le stelle non è cosa da poco.
aggiungiamone altri due gradi per il fatto che dovevano approssimare
basandosi sulle stelle più luminose, avremmo tre gradi, che è già una
discreta approssimazione.
Però, con osservazioni ripetute per qualche decennio, l'approssimazione
sarebbe ridotta quasi a zero (se misuro un muretto a spanne, potrà
risultarmi una volta 4,80 metri ed un altra 5,20, ma se ripeto varie volte
la misurazione, magari facendola eseguire da più persone per evitare errori
sistematici eliminando le misurazioni che danno un risultato troppo alto o
troppo basso, e facendo la media delle altre, si arriverebbe vicinissimi al
giusto.
Per il sole invece ci sarebbe da tener conto che finché è a meno di sei
gradi sotto l'orizzonte praticamente non si vedono stelle, e fino ai 18 c'è
un disturbo luminoso. Inoltre, io che abito nella pianura padana, credo di
non vedere stelle sotto i trenta gradi, Mettiamo che in condizioni migliori
siano 15, sommati ai sei del sole saremmo a 21 gradi e solo per le stelle
più luminose: un po' troppo complicato calcolare esattamente in che punto
della volta celeste si trovi.

Ciao
Ad'I
Post by Righel
Ciao,
--
Righel
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Arduino
2010-09-11 20:25:17 UTC
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Post by Giuseppe
Sii.. forse perchè a chi le coltiva queste attese (e fors'anche in
generale) le cose vanno così male da sperar sempre che arrivi qualcuno
a risolvere finalmente tutto d'un colpo!
Purtroppo, sono sempre in molti a star male.
Post by Giuseppe
Perchè anche la presunta fine del mondo tra un paio d'anni (profezia
Maya) è legata ad un passaggio di costellazioni ?!?
Se non mi sto sbagliando, dovrebbe essere appinto l'uscita dalla
costellazione dei pesci per passare nell'acquario.
Post by Giuseppe
.diciamo della costellazione zodiacale, altrimenti sembra che si parli
di astrologia.
Beh, si hai ragione, anche perché in astrologia il sole è rimasto immobile
nell'ariete;-)
Post by Giuseppe
Le prime stelle dei Pesci sono passate per il punto equinoziale verso
il 147 aC, mentre la lunga striscia di stelle sotto alla coda del Piscis
Boreus, quella quasi perpendicolare all'eclittica, è transitata verso
il 34-35 dC, cioè all'epoca della 'fenice' di Tacito (Annali 6,28).
Interessante, non avevo ancora letto il thread di astronomia.

Ciao
Ad'I
Post by Giuseppe
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Giuseppe
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Giuseppe
2010-09-15 09:05:19 UTC
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Post by Arduino
Post by Giuseppe
Perchè anche la presunta fine del mondo tra un paio d'anni (profezia
Maya) è legata ad un passaggio di costellazioni ?!?
Se non mi sto sbagliando, dovrebbe essere appinto l'uscita dalla
costellazione dei pesci per passare nell'acquario.
Questa storia della presunta profezia Maya io non la conosco, ad ogni
modo ti posso assicurare che affinchè il punto equinoziale gamma esca
dalla costell. dei Pesci (che è molto ampia nel senso della longitu-
dine, più di 37°) per passare in quella dell'Acquario ci vorranno
_almeno altri 550 anni_.
Post by Arduino
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Arduino
2010-09-19 21:09:36 UTC
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Post by Giuseppe
Questa storia della presunta profezia Maya io non la conosco, ad ogni
modo ti posso assicurare che affinchè il punto equinoziale gamma esca
dalla costell. dei Pesci (che è molto ampia nel senso della longitu-
dine, più di 37°) per passare in quella dell'Acquario ci vorranno
_almeno altri 550 anni_.
Verissimo quanto asserisci.
Ma gli astrologi, antiscientifici come sempre, penso basino i loro calcoli
non sulla costellazione reale, di appunto 37 gradi. Ma sulla costellazione
astrologica di 30 gradi.
Ciao
Ad'I
Post by Giuseppe
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