sloamm
2009-03-21 23:18:13 UTC
Sicuramente i più antichi frequentatori di ICS e ICSM avranno ben presenti
le diatribe, spesso caratterizzate da toni aspri, che si sono svolte intorno
alla "celeberrima" citazione di Eisenhower:
"La resa dell'Italia fu uno sporco affare. Tutte le nazioni elencano nella
loro storia guerre vinte e guerre perse, ma l'Italia è la sola ad aver
perduto questa guerra con disonore, salvato solo in parte dal sacrificio dei
combattenti della R.S.I."
Citazione che campeggia trionfante in numerosi siti nostalgici del ventennio
ma della quale, come è noto, nessuno ha mai saputo trovare la fonte.
Sono recentemente venuto in possesso di una copia del libro "My three years
with Eisenhower" di Harry C. Butcher (Simon and Schuster, New York, 1946) e
l'ho sfogliato con curiosità, pur non nutrendo troppi dubbi su ciò che avrei
trovato.
Ricordo che tale libro è stato indicato come fonte della frase ad esempio da
Artamano:
http://groups.google.it/group/it.cultura.storia/browse_thread/thread/19e472fda7cb7621
Orbene, confermo quanto detto anni fa da Luigi Vianelli, ossia che la frase
completa proprio non c'è.
Ciò che invece effettivamente si trova è solamente il famoso "crooked deal".
In realtà era già noto che l'espressione "crooked deal" in riferimento
all'armistizio dell'Italia era stata effettivamente pronunciata da
Eisenhower, dato che ne parlavano sia Luigi Villari che Harold Stein in
alcuni loro lavori. Naturalmente basterebbe il fatto che è stata pronunciata
quando la RSI ancora non esisteva per chiarire la questione.
Se può risultare interessante per qualcuno, riporto in fondo al mio post la
pagina completa del libro contenente l'espressione "crooked deal", relativa
al giorno 3 settembre 1943.
Una nota divertente: cercando informazioni con Google mi sono imbattuto in
una pagina di un sito nostalgico dove si parla della famosa frase:
http://www.italia-rsi.org/orgoglio/orgoglio.htm
Riporto l'incipit della parte che interessa, caso mai il webmaster dovesse,
arrossendo, decidere di rimuovere il tutto :-)
"NOTA 1 a cura di www.italia-rsi.org, per citazione errata:
Riteniamo doveroso approfittare di questa citazione, probabilmente ripresa
da altra citazione senza controllo, sfatare la realtà di questa frase.
A seguito di un interessante dibattito avvenuto in Rete Internet, se non
andiamo errati, agli inizi del 2000, Voltolini, curatore del sito
http://www.decima-mas.net/ ha scritto in merito:
Finalmente sono riuscito a sbrogliare la matassa della frase di Ike
Eisenhower.
Nei "Prolegomeni alla storia della RSI" (pro manuscripto, Città di Castello
1946), una sorta di diario intimo di Francesco Barracu (sottosegretario
nella RSI, morì fucilato dai partigiani poco prima di Mussolini) si legge
quanto segue: "Noi fascisti repubblicani siamo l'onta della Nazione. Ne ho
parlato tante volte col Duce e con Starace, ma la parola data non si può
ritrarre. [...] Ho inviato anche un messo al generale Eisenhower: la
situazione è disperata e temo che tutti noi repubblicani siamo considerati
d'una sola fatta...."
http://www.italia-rsi.org/orgoglio/orgoglio.htm#nota1
Segue una divertentissima descrizione della vicenda: insomma, il webmaster
di ITALIA-RSI sembrerebbe attribuire a Voltolini (più noto su ICS come
Fulmine) la scoperta che la frase era una citazione "errata", in quanto nata
da un equivoco. In realtà tale intervento non era altro che uno scherzo di
Luigi Vianelli rivolto proprio allo stesso Fulmine, una virtuosa ironia
ideata per dimostrare la facilità con cui si possono fabbricare le citazioni
lasciando scarse possibilità di verifica agli interlocutori.
E' tutto su questo thread:
http://groups.google.it/group/it.cultura.storia.militare/browse_thread/thread/3a8492ef806d387b
Uno scherzo che a distanza di anni non cessa, a quanto pare, di mietere le
sue vittime :-)
Ed ecco infine ciò che è effettivamente scritto sul libro di Butcher:
//////////////////////////////////////////////////////////////////
ALGIERS, FRIDAY, SEPTEMBER 3, 1943
Late yesterday afternoon, Ike had a message from Generals Alexander and
Beetle saying that for "operational reasons" it may be necessary for one of
them to sign the armistice agreement and "unconditional surrender" with
General Castellano, whit whom they have been meeting in Sicily. Ike had
previously radioed the two that under the terms by which Russia would
approve the proposed agreement, only Ike was directly empowered to affix his
signature, although he preferred to delegate the responsability.
Ike was at the farm when the message came, suggesting a deputized signature
be permitted. Whiteley read to Ike the gist of the message over the
telephone from my office. I immediately sensed the grave importance of Ike
signing the document himself, not only for reasons of history, but because
it would be expected of the Allied Commander-in-Chief himself. I called him
back to volunteer my view that he should by all means be the signer. Then i
drove out to the farm and found that he had ordered the Fortress alerted for
an early-morning trip to Sicily. He was obviously peeved at me for butting
in. Radio communication with the 15th Army Group had been miserable all day,
so he decided to fly there on the chance that Castellano still would be
awaiting final approval of his government to affix his own signature.
Ike had agreed to review the 1st British Division near Hammamet on Saturday.
I had be handling the arrangements for Lieutenant General Allfrey, the V
Corps Commander. Ike instructed me to stay behind, arrange for a C-47, and
accompany General Allfrey and party because he had offered to carry them in
his Fortress and now it will be unavailable. Major Lee was instructed to
accompany Ike to the meeting for affixing the signatures to the historic
document - a meeting which I greatly regretted having to miss, but Ike said
it was a "crooked deal" and that the document would not become public
possibly for ten years after the war. Nevertheless, I felt a sly photograph
with my Contax would be invaluable. I asked Lee to bootleg one or several on
his camera.
Ike feels that the terms of agreement are unduly harsh. He suspects that our
home governments want to make a propaganda Roman holiday by publicizing to
the entire wordl the stern restrictions of the surrender- the terms which
will be formalized at a later ceremony. Already London and Washington have
sent messages to the United Nations, asking for their concurrence in the
terms. This Ike regarded as extraordinarily risky to AVALANCHE, as the news,
undoubtedly, will leak from some capital. The negotiations in Sicily may
have set the public announcement of the armistice only five hours before the
actual launching of AVALANCHE, scheduled for 3:30 A.M. Thuesday, September
9. A leak in the meantime seems almost inevitable and will probably cost us
heavily in lives, as the Germans will begin taking over Italy and certainly
will replace Italian coastal units which manned pillboxes and shore
batteries with their own German troops. This will make the landing even more
hazardous. The French have authorized Ike or his chief of staff to sign for
them but have served notice that they have numerous and detailed interests
to safeguard. This is another reason why Ike had hoped to handle the
negotiations with Italy as a purely military matter, as he did the Darlan
affair, so that his objective would not be complicated with a variety of
demands from all the belligerents against Italy. Russia has sent a simple
and flat "yes".
My Three Years With Eisenhower - Harry C. Butcher - pag 405-406.
le diatribe, spesso caratterizzate da toni aspri, che si sono svolte intorno
alla "celeberrima" citazione di Eisenhower:
"La resa dell'Italia fu uno sporco affare. Tutte le nazioni elencano nella
loro storia guerre vinte e guerre perse, ma l'Italia è la sola ad aver
perduto questa guerra con disonore, salvato solo in parte dal sacrificio dei
combattenti della R.S.I."
Citazione che campeggia trionfante in numerosi siti nostalgici del ventennio
ma della quale, come è noto, nessuno ha mai saputo trovare la fonte.
Sono recentemente venuto in possesso di una copia del libro "My three years
with Eisenhower" di Harry C. Butcher (Simon and Schuster, New York, 1946) e
l'ho sfogliato con curiosità, pur non nutrendo troppi dubbi su ciò che avrei
trovato.
Ricordo che tale libro è stato indicato come fonte della frase ad esempio da
Artamano:
http://groups.google.it/group/it.cultura.storia/browse_thread/thread/19e472fda7cb7621
Orbene, confermo quanto detto anni fa da Luigi Vianelli, ossia che la frase
completa proprio non c'è.
Ciò che invece effettivamente si trova è solamente il famoso "crooked deal".
In realtà era già noto che l'espressione "crooked deal" in riferimento
all'armistizio dell'Italia era stata effettivamente pronunciata da
Eisenhower, dato che ne parlavano sia Luigi Villari che Harold Stein in
alcuni loro lavori. Naturalmente basterebbe il fatto che è stata pronunciata
quando la RSI ancora non esisteva per chiarire la questione.
Se può risultare interessante per qualcuno, riporto in fondo al mio post la
pagina completa del libro contenente l'espressione "crooked deal", relativa
al giorno 3 settembre 1943.
Una nota divertente: cercando informazioni con Google mi sono imbattuto in
una pagina di un sito nostalgico dove si parla della famosa frase:
http://www.italia-rsi.org/orgoglio/orgoglio.htm
Riporto l'incipit della parte che interessa, caso mai il webmaster dovesse,
arrossendo, decidere di rimuovere il tutto :-)
"NOTA 1 a cura di www.italia-rsi.org, per citazione errata:
Riteniamo doveroso approfittare di questa citazione, probabilmente ripresa
da altra citazione senza controllo, sfatare la realtà di questa frase.
A seguito di un interessante dibattito avvenuto in Rete Internet, se non
andiamo errati, agli inizi del 2000, Voltolini, curatore del sito
http://www.decima-mas.net/ ha scritto in merito:
Finalmente sono riuscito a sbrogliare la matassa della frase di Ike
Eisenhower.
Nei "Prolegomeni alla storia della RSI" (pro manuscripto, Città di Castello
1946), una sorta di diario intimo di Francesco Barracu (sottosegretario
nella RSI, morì fucilato dai partigiani poco prima di Mussolini) si legge
quanto segue: "Noi fascisti repubblicani siamo l'onta della Nazione. Ne ho
parlato tante volte col Duce e con Starace, ma la parola data non si può
ritrarre. [...] Ho inviato anche un messo al generale Eisenhower: la
situazione è disperata e temo che tutti noi repubblicani siamo considerati
d'una sola fatta...."
http://www.italia-rsi.org/orgoglio/orgoglio.htm#nota1
Segue una divertentissima descrizione della vicenda: insomma, il webmaster
di ITALIA-RSI sembrerebbe attribuire a Voltolini (più noto su ICS come
Fulmine) la scoperta che la frase era una citazione "errata", in quanto nata
da un equivoco. In realtà tale intervento non era altro che uno scherzo di
Luigi Vianelli rivolto proprio allo stesso Fulmine, una virtuosa ironia
ideata per dimostrare la facilità con cui si possono fabbricare le citazioni
lasciando scarse possibilità di verifica agli interlocutori.
E' tutto su questo thread:
http://groups.google.it/group/it.cultura.storia.militare/browse_thread/thread/3a8492ef806d387b
Uno scherzo che a distanza di anni non cessa, a quanto pare, di mietere le
sue vittime :-)
Ed ecco infine ciò che è effettivamente scritto sul libro di Butcher:
//////////////////////////////////////////////////////////////////
ALGIERS, FRIDAY, SEPTEMBER 3, 1943
Late yesterday afternoon, Ike had a message from Generals Alexander and
Beetle saying that for "operational reasons" it may be necessary for one of
them to sign the armistice agreement and "unconditional surrender" with
General Castellano, whit whom they have been meeting in Sicily. Ike had
previously radioed the two that under the terms by which Russia would
approve the proposed agreement, only Ike was directly empowered to affix his
signature, although he preferred to delegate the responsability.
Ike was at the farm when the message came, suggesting a deputized signature
be permitted. Whiteley read to Ike the gist of the message over the
telephone from my office. I immediately sensed the grave importance of Ike
signing the document himself, not only for reasons of history, but because
it would be expected of the Allied Commander-in-Chief himself. I called him
back to volunteer my view that he should by all means be the signer. Then i
drove out to the farm and found that he had ordered the Fortress alerted for
an early-morning trip to Sicily. He was obviously peeved at me for butting
in. Radio communication with the 15th Army Group had been miserable all day,
so he decided to fly there on the chance that Castellano still would be
awaiting final approval of his government to affix his own signature.
Ike had agreed to review the 1st British Division near Hammamet on Saturday.
I had be handling the arrangements for Lieutenant General Allfrey, the V
Corps Commander. Ike instructed me to stay behind, arrange for a C-47, and
accompany General Allfrey and party because he had offered to carry them in
his Fortress and now it will be unavailable. Major Lee was instructed to
accompany Ike to the meeting for affixing the signatures to the historic
document - a meeting which I greatly regretted having to miss, but Ike said
it was a "crooked deal" and that the document would not become public
possibly for ten years after the war. Nevertheless, I felt a sly photograph
with my Contax would be invaluable. I asked Lee to bootleg one or several on
his camera.
Ike feels that the terms of agreement are unduly harsh. He suspects that our
home governments want to make a propaganda Roman holiday by publicizing to
the entire wordl the stern restrictions of the surrender- the terms which
will be formalized at a later ceremony. Already London and Washington have
sent messages to the United Nations, asking for their concurrence in the
terms. This Ike regarded as extraordinarily risky to AVALANCHE, as the news,
undoubtedly, will leak from some capital. The negotiations in Sicily may
have set the public announcement of the armistice only five hours before the
actual launching of AVALANCHE, scheduled for 3:30 A.M. Thuesday, September
9. A leak in the meantime seems almost inevitable and will probably cost us
heavily in lives, as the Germans will begin taking over Italy and certainly
will replace Italian coastal units which manned pillboxes and shore
batteries with their own German troops. This will make the landing even more
hazardous. The French have authorized Ike or his chief of staff to sign for
them but have served notice that they have numerous and detailed interests
to safeguard. This is another reason why Ike had hoped to handle the
negotiations with Italy as a purely military matter, as he did the Darlan
affair, so that his objective would not be complicated with a variety of
demands from all the belligerents against Italy. Russia has sent a simple
and flat "yes".
My Three Years With Eisenhower - Harry C. Butcher - pag 405-406.