giacomo
2008-07-10 14:21:48 UTC
Salve a tutti...
avevo cominciato alcuni mesi addietro un lungo progetto di post sul tema
delle cause delle corciate. L'idea era nata da alcune affermazioni lette
tanto si ICS quanto su ICR .cui non mi ero trovato d'accordo... dopo un po'
di botta e risposta avevo pensato che valesse la penza dedicare una serie di
post all'argomento e avevo circoscritto l'analisi alle cause della crociate,
per arrivare alla Prima Crociata e alla creazione dell'Oltremare...
In realtà in parte il compito si è rivelato complesso e anche più
impegnativio del previsto... in parte devo riconoscere che mi ero anche un
po' demoralizzato dall'andamento di un gruppo (ICS .... ma nache ICR non
scherza) in cui sembra essere più importante discutere dei vari utenti più
che di storia. Ho deciso quindi di transitare qui... e per correttezza,
anche se credo che vi siano utenti che leggono entrambi i gruppi, postare
qui i messaggi originari, lievemente rieditati per inserire ciò che dalle
discussioni merese, era sato aggiunto
Oggi quello che era il prmo post arricchito di alcune aggiunte.... lunedè il
secondo etc.... quindi riprenderò coerentemenete dove avevo lasciato
--------------------------------------------------
Elizabeth Hallam in "Chronicles of the Crusades" (London, Weidenfeld and
Nicolson, 1989) scrive:
"The Crusades were the long-term result of the rise of Islam." ("Le
crociate furono il risultato a lunga scadenza dell'ascesa dell'Islam").
La spiegazione può sembrare un po' frettolosa seppur tecnicamente
ineccepibile. E' infatti assolutammte incontestabile che il confronto tra
Umma e Cristianitas (come venne spesso dipinto il fenomeno delle crociate)
non avrebbe senso se uno dei due elementi del confronto non fosse mai
esistito, ma visto che gli elementi sono due (Cristianità ed Islam) bisogna
spiegare perchè non è ugualmente vero dire che "le crociate furono il
risultato a lungo termine dell'ascesa del cristianesimo" e soprattutto
perchè tale risultato a lungo-termine si verificò nell XI secolo e non
prima. L'ascesa dell'Islam è quindi forse più orrettamente indicabile come
uno degli elementi che determinarono le Crociate, ma certo non l'unico.
Spesso si è messo l'accento sulle tendenze espansionistiche dell'europa
franca o (soprattutto nelle fonti araba) sul disordine politico del mondo
islamico, ma come ha scritto Richard (La grande storia delle Crociate) :"non
sarebbero stati sufficienti a determinare da soli il grande
movimento delle crociate" . L'autore sottolinea la "motivazione ideale" come
spinta e motore propulsivo, in contrasto con l'immagine spesso propagandata
di crociate come necessità di sfogo di una nobiltà feudale franca cadetta
senza soldi ed affamata di terre e bottino. ... ipotesi spazzata via da
Franco Cardini (Europa e Islam) che ricorda che "...nella realtà delle cose,
i capi che organizzarono la partenza di migliaia di guerrieri verso
Costantinopoli....erano tutt'altro che i cascami della società aristocratica
del tempo. Si trattava di principi..." senza comunque nascondere che si
trattava di "un'alta aristocrazia in crisi..."
La domanda centrale "perchè le crociate e perchè nel XI°" richiede quindi
una risposta articolata e complessa, visto che inevitabilmente furono il
risultato di concause.
L'espansione islamica quindi è la prima causa delle
crociate (cronologicamente parlando), necessaria ma non sufficiente, che
richiede un'analisi doppia:
la prima relativa alla spinta iniziale (la fase dell'VII-VIII, la causa a
"lungo termine")
e la seconda grande spinta (X-XI, la causa a "breve
termine")
1 -. VII-VIII
facciamo un po' di mente locale, giusto per non dimenticare il
quadrogenerale:
632 - morte del profetta Maometto
632-662 i califfi Rashidun (i "ben guidati": Abu Bakr, Umar, Uthma, Ali
633 - "guerre della riddah": consolidamento del potere in Arabia
633-650 - conquiste della Palestina, Sira, gran parte della Persia, Egitto e
inizio dell'espansione su più fronti
643-707 (fronte occidentale) conquista del Maghreb
674-715 (fronte orientale) conquista della Transoxiana e della bassa valle
dell'Indo (il Pakistan)
711 -713 (fronte europeo) conquista della penisola Iberica e occupazione del
sud-ovest francese.
Sotto il punto di vista politico queste sono le date fondamentali:
661-750 - Dinastia Umayyad
747-750 - ribellione Abbaside in Khorasan
750 - dinastia Abbaside
755-756 - Abd al Rahman (umayyade) stacca la Spagna (al-Andalus) dal
controllo abbaside
763 - fondazione di Bagdad
788-825 - si divide l'Umma, sorgono le dinsatine Idrisid (Marocco), Ibadid
(Oman), Aghlabid (Tunisia), Ziyadid Yemen), Tahirid (Khurasan), Dulayfid
(Kurdistan),
812-813 - guerra civile abbaside
861 - il califfo abbaside Mutawakkil ussico dalla guardia turca
Nel periodo dei califfi Rashidun (633-662) si gettano le basi
dell'espansione islamica. Viene infatti evitato il primo rischio di collasso
del sistema creato da Maometto (quello più pericoloso. che avrebbe
dimostrato se l'innovazione del profeta poteva passare alla storia come un
fuoco di paglia oppure no) con le cd guerre della Riddah
(ribellione/apostasia).
Vengono combattute le battaglie principali che
aprono i fronti esterni (Qadisiyyah e Yarmuk) con la sconfitta praticamente
completa dell'impero persiano e la "batosta" subita dai bizantini che
perdono la Siria, la Palestina, il nord Africa e che da questo momento
vedrano minacciato il cuore stesso dell'impero, e vengono fissate le regole
del cd "diritto bellico islamico". Fallisce invece il tentativo di rendere
il nuovo
stato, uno stato "profetico" elettivo, in cui i leader dovevano essere
nominati tra pari in base alla loro attendibilità e fedeltà religiosa, con
l'emergere quasi subito di conflitti tra le grandi famiglie e la definitiva
vittoria degli Umayyadi che di fatto renderanno l'impero islamico una
monarchia ereditaria sotto la bandiera della religione, e parimenti fallisce
il progetto di un "impero arabo", con il riemergere di identità nazionali.
Interessante è il fenomeno della guerre della riddah, perchè dimostra quanto
fosse ancor poco stabile la situazione islamica nel VII-VIII dC. Maometto
infatti non fu l'unico profeta nell'Arabia del VII. Si conoscono infatti
alcuni profeti (ovviamente definiti "falsi" dalla tradizione islamica),
ossia Musaylimah, Tulayhah e Aswad. i primi due militarmente sconfitti dagli
islamici (Musaylimah muore, mentre Tulayhah si unisce all'islam) e il terzo
ucciso in seguito ad una congiura, la profetessa Sahjah ed altri leader
tribali. A questo fenomeno va aggiunta infatti la forte rilevanza giuridica
delle tribù, molte delle quali si erano "personalmente" alleate a Maometto e
che, morto il profeta, vedevano secondo il tipico codice dell'accordo
familiare tribale, scaduta l'alleanza (emblematico è il caso dell'"anno
delle delegazioni" dopo la morte di Maometto, in cui le tribù mandarono
delegati con scambi di doni... solo che per le tribù erano segno del
pagamento reciproco per l'accordo d'alleanza, per gli islamici il tributo
dovuto; vedi a proposito Lo Jacono - Storia del mondo islamico), la
presenza di comunitò cristiane e soprattutto ebraiche (o meglio...
popolazioni arabe convertite alla religione ebraica) che a differenza dei
cristiani si erano organizzate in oasi e centri fortificati (famosi i
castelli di Haybar, attestati fino al XIII dc) ed infine la particolare
singlarità delle popolazioni sud arabiche e le comunità cd hanif.
Se consideriamo che le guerre della riddah si collocano attorno al 633-635 e
se consideriamo che l'invasione della Siria è del 634 e che Qadisiyyah e
Yarmuk sono rispettivamente del 637 e del 636, capiamo sostanzialemnet due
cose:
la prima è che le guerre della riddah più che guerre contro ribelli apostati
come spesso vengono descritte dalla storiografia islamica, furono guerre di
conquista dell'Arabia da parte dello stato medinese-meccano dell'Hijaz;
la seconda è che la spinta religiosa, il cd fanatismo islamico spesso
tirato in ballo, non giocò quasi nesun ruolo in quella che fu una grande
campagna di conquista militare, segnata da intuizioni strategiche e tattiche
fenomenali e da circostanze fortunose eccezionali. L'immagine di orde
sbraitanti di beduini fanatici e drogati cozza con gli eserciti di Yarmuk e
Quadisiyya. Durante le guerre della riddah si stima che gli eserciti
islamici contassero circa 1700 uomini, più 3000 alleati quraysiti e meno di
mile cavalieri yemeniti, eppure sotto Umar (634-644) le armate islamiche
giungevano fino a 50.000 uomini... in maggior parte provenienti da oasi,
insediamentie e territori annessi, visto il disfavore con cui i primi
califfi guardavano ai beduini, molto mobili, ma decisamente poco affidabili
(tra le fonti... McGraw Donner "the early islamic conquest" Princeton 1981).
Cosa favorì quindi tali espansioni? In primo luogo la ghanima, il bottino...
l'oggetto della razzia che era la prima tattica bellica delle armate tribali
islamiche. Le campagne di conquista non furono realmente pianificate e
volute dallo stato medinese-meccano, a volte furono anche dettate da
iniziative personali soprattutto nei primissimi anni in cui guerre di riddah
e conquista si intrecciavano, ma questa poteva essere favorita solo da una
serie di condizioni eccezionali, che vanno ritrovate nella lunga lotta tra i
due più grandi imperi dell'area, quello bizantino e quello persiano.
Bisanzio era passata attraverso decenni di fatica e confusione: dal 568 al
636 (Yarmuk) Costantinopoli aveva dovuto fronteggiare l'invasione longobarda
in Italia, l'invasione degli avari in Dalmazia, la crisi "monofisita", una
costante situazione di guerra con la Persia , una prima avanzata turca in
Crimea e l'invasione slava in illiria e tracia, due guerre civili (quella di
Foca contro Maurizio e quella di Rraclio contro Foca).
Soprattutto il periodo dal 603 al 628 era stato un vero inferno. L'invasione
del re persiano Cosroe tenta il colpo del ko... occupa la Mesopotamia occ,
la Siria, l'Armenia, la Cappadocia, la Paflagonia, la Galazia ed arriva a
Calcedonia. Si ribellano gli ebrei ad Antiochia e i verdi mettono in
agitazione Costantinopoli. Nel 608 scoppia la guerra civile e dall'Africa
Eraclio prende Costantinoppoli ed elimina Foca. Nel 611 cade in mano
persiana Antiochia, nel 613, Damasco e nel 614 Gerusaleme /e mezza città
viene datra alle fiamme). Eraclio però, diventato imperatore, non rimane
inattivo. riorganizza l'impero e nel 622 da inizio alla controffensiva con
una serie di lunghe e dure campagne che lo porteranno a piegare i persiani.
Campagne combattute, difficlli e impegnative, in una guerra logorante in cui
Bisanzio diede fondo a tutte le sue risorse..."raschiando il fondo del
barile" per vincere uno scontro tutt'altro che deciso in partenza, se si
pensa che ancora nel 626 le sorti potevano essre cambiate, in un luongo
assedio che persiani ed avari alleati fecero alCostantinopoli.
Ma se Bisanzio ne uscì stremata, tanto da dover far ricorso alla leva
fiscale per superrare la costante carenza di soldi che l'afflisse in tutta
la guerra e nell'immediato dopo guerra, l'impero persiano ne uscì a pezzi.
Nel 628
l'impero veniva costretto a restituire tutte le terre conquistate a
Costantinopoli, il re Cosroe veniva liquidato brutalemnete dal figlio Siro
che poi in punto di morte, ufficializzando la totale sconfitta, nominò
Eraclio tutore del proprio figlio e successore.
Sostanzialnmente questo è il quadro che la prima grande espansione islamica
si trovò di fronte. Una Persia in ginochio, una Bisanzio esausta, una
situazione religiosa
esplosiva, e popolazioni stanche della pesante esazione fiscale e stremate
dalla guerra. Controlliamo bene le date...
dal 628 al 634, invasione
islamica della Siria e alle battaglie di yarmuk (636) e Qadissiya (637)
quanti anni passano? Beh... rspettivamente 6, 8, 9!
Troppo pochi per curare le ferite di una crisi cominciata nel 568 che era
durata 60 anni. C'è davvero ancora bisogno di pensare a fanatismi, droghe o
amenità varie?
Qualcosa mi dice che anche senza droga o fanatismo anche io sarei capace dui
prendere a calci nel sedere due pesi massimi che hanno appena smesso di
massacrarsi di botte tra di loro. Forse si dovrebbe
cominciare a parlare di fattore "c"
Oggi mi fermo qui....nel prossimo post concludo la parte che riguarad ala
rima fase espansiva dell'Islam..
mi scuso per la lunghezza, ma "melius abundare quam deficere" :-)
a presto
Giacomo
--------------------------------------------------------
qui la risposta ad un post di un utente di ICS
ma lo escluderei per le ragioni che ho indicato relativamente alla natura
sociale delle popolazioni arabe prima della conquista. Nonostante l'immagine
che spesso se ne è fatta, di orde di arabi spade al vento sui fieri destriri
(immagine posteriore, che nulla a che fare con il VII-VIII dc) gli arabi
delle conquiste a differenza dei tartari erano si dei razzitori ma non
realmente nomadi. Il nerbo delle forze arabe della conquista veniva dalle
oasi e dagli insediamenti semi urbani . I Tartari, gli Unni o i Mongoli
erano popolazioni delle steppe e grandi pianure... abituate a vivere sui
cavalli. Le steppe offrono una certa omogeneità delle risorse naturali
sussistenza che permette ad una popolazione di spostarsi con una certa
libertà. L'Arabia è totalmente differente... grandi spazi inadatti a
fermarsi, che si alternano ad aree di oasi o di insediamenti. Le popolazioni
che si adattano a
un simile ambiente sono popolazioni che uniscono entrambe le
caratterisctiche portanti delle popolazioni nomadi e di quelle sedentarie:
tendono a tabilirsi in un luogo, ma sanno affrontare lunghi spostamenti
disagevoli. Non erano nomadi o beduini, ma guerrieri del deserto capaci di
attraversare aree apparentemnte invalicabili e di combattere lontano dalle
basi. Questo sppiazzà i Bizantini ed i Persiani (A.Whearcroft - "Indefeli
638-2003" a pag 49-50 da un'idea di quello che seppero fare in Siria) Le
tribù arabe sapevano muoversi velocemente perchè addetrate alle razzie e per
le esigenze del commercio, non per seguire armenti o cacciagione. Può
sembrare un esempio strano (ma neppure tanto visto che i cammeli e drumedari
erano definiti le navi del deserto) ma l'immagine che ne avevo era di isole
fertili densamente abitate in mezzo al'oceano. se voui commerciare con le
altre isole impari presto a navigare, ma se solo trovi una costa adatta a
fermarti e fondare colonie, lo fai... stile polinesiani per intenersi
califfi durante le conquiste arabe. Si arebbero sciolte al vento come quelle
che hai citato... non lo ecero proprio perchè non erano frutto di armate di
beduini. E' un'immagine che si è creata erroneamente in occidente
popoli nomadi si trasferiscono in blocco... armenti, carri e famiglie a
carico. Sono vere migrazioni.... non hanno bisogno di unirsi più di tanto
alle popolazioni locali e quando lo fanno perdono le loro caratteristiche
originarie. Le conquiste arabe all'inizio furono soprattutto avanzate
incredibilmente veloci e a lungo raggio di armate di persone provenienti da
mbienti sedentari, quindi preparate all'idea di stabilirsi in un luogo....
ma non avevano le famiglie al fianco e quindi se le crearono sul posto. Qui
il paragone corre verso le legioni romane
spero di non avervi annoiato ne' infastidito con questo "trasloco" armi e
bagagli in ICSM, ma visto l'andazzo altrove.....
ciao
Giacomo
avevo cominciato alcuni mesi addietro un lungo progetto di post sul tema
delle cause delle corciate. L'idea era nata da alcune affermazioni lette
tanto si ICS quanto su ICR .cui non mi ero trovato d'accordo... dopo un po'
di botta e risposta avevo pensato che valesse la penza dedicare una serie di
post all'argomento e avevo circoscritto l'analisi alle cause della crociate,
per arrivare alla Prima Crociata e alla creazione dell'Oltremare...
In realtà in parte il compito si è rivelato complesso e anche più
impegnativio del previsto... in parte devo riconoscere che mi ero anche un
po' demoralizzato dall'andamento di un gruppo (ICS .... ma nache ICR non
scherza) in cui sembra essere più importante discutere dei vari utenti più
che di storia. Ho deciso quindi di transitare qui... e per correttezza,
anche se credo che vi siano utenti che leggono entrambi i gruppi, postare
qui i messaggi originari, lievemente rieditati per inserire ciò che dalle
discussioni merese, era sato aggiunto
Oggi quello che era il prmo post arricchito di alcune aggiunte.... lunedè il
secondo etc.... quindi riprenderò coerentemenete dove avevo lasciato
--------------------------------------------------
Elizabeth Hallam in "Chronicles of the Crusades" (London, Weidenfeld and
Nicolson, 1989) scrive:
"The Crusades were the long-term result of the rise of Islam." ("Le
crociate furono il risultato a lunga scadenza dell'ascesa dell'Islam").
La spiegazione può sembrare un po' frettolosa seppur tecnicamente
ineccepibile. E' infatti assolutammte incontestabile che il confronto tra
Umma e Cristianitas (come venne spesso dipinto il fenomeno delle crociate)
non avrebbe senso se uno dei due elementi del confronto non fosse mai
esistito, ma visto che gli elementi sono due (Cristianità ed Islam) bisogna
spiegare perchè non è ugualmente vero dire che "le crociate furono il
risultato a lungo termine dell'ascesa del cristianesimo" e soprattutto
perchè tale risultato a lungo-termine si verificò nell XI secolo e non
prima. L'ascesa dell'Islam è quindi forse più orrettamente indicabile come
uno degli elementi che determinarono le Crociate, ma certo non l'unico.
Spesso si è messo l'accento sulle tendenze espansionistiche dell'europa
franca o (soprattutto nelle fonti araba) sul disordine politico del mondo
islamico, ma come ha scritto Richard (La grande storia delle Crociate) :"non
sarebbero stati sufficienti a determinare da soli il grande
movimento delle crociate" . L'autore sottolinea la "motivazione ideale" come
spinta e motore propulsivo, in contrasto con l'immagine spesso propagandata
di crociate come necessità di sfogo di una nobiltà feudale franca cadetta
senza soldi ed affamata di terre e bottino. ... ipotesi spazzata via da
Franco Cardini (Europa e Islam) che ricorda che "...nella realtà delle cose,
i capi che organizzarono la partenza di migliaia di guerrieri verso
Costantinopoli....erano tutt'altro che i cascami della società aristocratica
del tempo. Si trattava di principi..." senza comunque nascondere che si
trattava di "un'alta aristocrazia in crisi..."
La domanda centrale "perchè le crociate e perchè nel XI°" richiede quindi
una risposta articolata e complessa, visto che inevitabilmente furono il
risultato di concause.
L'espansione islamica quindi è la prima causa delle
crociate (cronologicamente parlando), necessaria ma non sufficiente, che
richiede un'analisi doppia:
la prima relativa alla spinta iniziale (la fase dell'VII-VIII, la causa a
"lungo termine")
e la seconda grande spinta (X-XI, la causa a "breve
termine")
1 -. VII-VIII
facciamo un po' di mente locale, giusto per non dimenticare il
quadrogenerale:
632 - morte del profetta Maometto
632-662 i califfi Rashidun (i "ben guidati": Abu Bakr, Umar, Uthma, Ali
633 - "guerre della riddah": consolidamento del potere in Arabia
633-650 - conquiste della Palestina, Sira, gran parte della Persia, Egitto e
inizio dell'espansione su più fronti
643-707 (fronte occidentale) conquista del Maghreb
674-715 (fronte orientale) conquista della Transoxiana e della bassa valle
dell'Indo (il Pakistan)
711 -713 (fronte europeo) conquista della penisola Iberica e occupazione del
sud-ovest francese.
Sotto il punto di vista politico queste sono le date fondamentali:
661-750 - Dinastia Umayyad
747-750 - ribellione Abbaside in Khorasan
750 - dinastia Abbaside
755-756 - Abd al Rahman (umayyade) stacca la Spagna (al-Andalus) dal
controllo abbaside
763 - fondazione di Bagdad
788-825 - si divide l'Umma, sorgono le dinsatine Idrisid (Marocco), Ibadid
(Oman), Aghlabid (Tunisia), Ziyadid Yemen), Tahirid (Khurasan), Dulayfid
(Kurdistan),
812-813 - guerra civile abbaside
861 - il califfo abbaside Mutawakkil ussico dalla guardia turca
Nel periodo dei califfi Rashidun (633-662) si gettano le basi
dell'espansione islamica. Viene infatti evitato il primo rischio di collasso
del sistema creato da Maometto (quello più pericoloso. che avrebbe
dimostrato se l'innovazione del profeta poteva passare alla storia come un
fuoco di paglia oppure no) con le cd guerre della Riddah
(ribellione/apostasia).
Vengono combattute le battaglie principali che
aprono i fronti esterni (Qadisiyyah e Yarmuk) con la sconfitta praticamente
completa dell'impero persiano e la "batosta" subita dai bizantini che
perdono la Siria, la Palestina, il nord Africa e che da questo momento
vedrano minacciato il cuore stesso dell'impero, e vengono fissate le regole
del cd "diritto bellico islamico". Fallisce invece il tentativo di rendere
il nuovo
stato, uno stato "profetico" elettivo, in cui i leader dovevano essere
nominati tra pari in base alla loro attendibilità e fedeltà religiosa, con
l'emergere quasi subito di conflitti tra le grandi famiglie e la definitiva
vittoria degli Umayyadi che di fatto renderanno l'impero islamico una
monarchia ereditaria sotto la bandiera della religione, e parimenti fallisce
il progetto di un "impero arabo", con il riemergere di identità nazionali.
Interessante è il fenomeno della guerre della riddah, perchè dimostra quanto
fosse ancor poco stabile la situazione islamica nel VII-VIII dC. Maometto
infatti non fu l'unico profeta nell'Arabia del VII. Si conoscono infatti
alcuni profeti (ovviamente definiti "falsi" dalla tradizione islamica),
ossia Musaylimah, Tulayhah e Aswad. i primi due militarmente sconfitti dagli
islamici (Musaylimah muore, mentre Tulayhah si unisce all'islam) e il terzo
ucciso in seguito ad una congiura, la profetessa Sahjah ed altri leader
tribali. A questo fenomeno va aggiunta infatti la forte rilevanza giuridica
delle tribù, molte delle quali si erano "personalmente" alleate a Maometto e
che, morto il profeta, vedevano secondo il tipico codice dell'accordo
familiare tribale, scaduta l'alleanza (emblematico è il caso dell'"anno
delle delegazioni" dopo la morte di Maometto, in cui le tribù mandarono
delegati con scambi di doni... solo che per le tribù erano segno del
pagamento reciproco per l'accordo d'alleanza, per gli islamici il tributo
dovuto; vedi a proposito Lo Jacono - Storia del mondo islamico), la
presenza di comunitò cristiane e soprattutto ebraiche (o meglio...
popolazioni arabe convertite alla religione ebraica) che a differenza dei
cristiani si erano organizzate in oasi e centri fortificati (famosi i
castelli di Haybar, attestati fino al XIII dc) ed infine la particolare
singlarità delle popolazioni sud arabiche e le comunità cd hanif.
Se consideriamo che le guerre della riddah si collocano attorno al 633-635 e
se consideriamo che l'invasione della Siria è del 634 e che Qadisiyyah e
Yarmuk sono rispettivamente del 637 e del 636, capiamo sostanzialemnet due
cose:
la prima è che le guerre della riddah più che guerre contro ribelli apostati
come spesso vengono descritte dalla storiografia islamica, furono guerre di
conquista dell'Arabia da parte dello stato medinese-meccano dell'Hijaz;
la seconda è che la spinta religiosa, il cd fanatismo islamico spesso
tirato in ballo, non giocò quasi nesun ruolo in quella che fu una grande
campagna di conquista militare, segnata da intuizioni strategiche e tattiche
fenomenali e da circostanze fortunose eccezionali. L'immagine di orde
sbraitanti di beduini fanatici e drogati cozza con gli eserciti di Yarmuk e
Quadisiyya. Durante le guerre della riddah si stima che gli eserciti
islamici contassero circa 1700 uomini, più 3000 alleati quraysiti e meno di
mile cavalieri yemeniti, eppure sotto Umar (634-644) le armate islamiche
giungevano fino a 50.000 uomini... in maggior parte provenienti da oasi,
insediamentie e territori annessi, visto il disfavore con cui i primi
califfi guardavano ai beduini, molto mobili, ma decisamente poco affidabili
(tra le fonti... McGraw Donner "the early islamic conquest" Princeton 1981).
Cosa favorì quindi tali espansioni? In primo luogo la ghanima, il bottino...
l'oggetto della razzia che era la prima tattica bellica delle armate tribali
islamiche. Le campagne di conquista non furono realmente pianificate e
volute dallo stato medinese-meccano, a volte furono anche dettate da
iniziative personali soprattutto nei primissimi anni in cui guerre di riddah
e conquista si intrecciavano, ma questa poteva essere favorita solo da una
serie di condizioni eccezionali, che vanno ritrovate nella lunga lotta tra i
due più grandi imperi dell'area, quello bizantino e quello persiano.
Bisanzio era passata attraverso decenni di fatica e confusione: dal 568 al
636 (Yarmuk) Costantinopoli aveva dovuto fronteggiare l'invasione longobarda
in Italia, l'invasione degli avari in Dalmazia, la crisi "monofisita", una
costante situazione di guerra con la Persia , una prima avanzata turca in
Crimea e l'invasione slava in illiria e tracia, due guerre civili (quella di
Foca contro Maurizio e quella di Rraclio contro Foca).
Soprattutto il periodo dal 603 al 628 era stato un vero inferno. L'invasione
del re persiano Cosroe tenta il colpo del ko... occupa la Mesopotamia occ,
la Siria, l'Armenia, la Cappadocia, la Paflagonia, la Galazia ed arriva a
Calcedonia. Si ribellano gli ebrei ad Antiochia e i verdi mettono in
agitazione Costantinopoli. Nel 608 scoppia la guerra civile e dall'Africa
Eraclio prende Costantinoppoli ed elimina Foca. Nel 611 cade in mano
persiana Antiochia, nel 613, Damasco e nel 614 Gerusaleme /e mezza città
viene datra alle fiamme). Eraclio però, diventato imperatore, non rimane
inattivo. riorganizza l'impero e nel 622 da inizio alla controffensiva con
una serie di lunghe e dure campagne che lo porteranno a piegare i persiani.
Campagne combattute, difficlli e impegnative, in una guerra logorante in cui
Bisanzio diede fondo a tutte le sue risorse..."raschiando il fondo del
barile" per vincere uno scontro tutt'altro che deciso in partenza, se si
pensa che ancora nel 626 le sorti potevano essre cambiate, in un luongo
assedio che persiani ed avari alleati fecero alCostantinopoli.
Ma se Bisanzio ne uscì stremata, tanto da dover far ricorso alla leva
fiscale per superrare la costante carenza di soldi che l'afflisse in tutta
la guerra e nell'immediato dopo guerra, l'impero persiano ne uscì a pezzi.
Nel 628
l'impero veniva costretto a restituire tutte le terre conquistate a
Costantinopoli, il re Cosroe veniva liquidato brutalemnete dal figlio Siro
che poi in punto di morte, ufficializzando la totale sconfitta, nominò
Eraclio tutore del proprio figlio e successore.
Sostanzialnmente questo è il quadro che la prima grande espansione islamica
si trovò di fronte. Una Persia in ginochio, una Bisanzio esausta, una
situazione religiosa
esplosiva, e popolazioni stanche della pesante esazione fiscale e stremate
dalla guerra. Controlliamo bene le date...
dal 628 al 634, invasione
islamica della Siria e alle battaglie di yarmuk (636) e Qadissiya (637)
quanti anni passano? Beh... rspettivamente 6, 8, 9!
Troppo pochi per curare le ferite di una crisi cominciata nel 568 che era
durata 60 anni. C'è davvero ancora bisogno di pensare a fanatismi, droghe o
amenità varie?
Qualcosa mi dice che anche senza droga o fanatismo anche io sarei capace dui
prendere a calci nel sedere due pesi massimi che hanno appena smesso di
massacrarsi di botte tra di loro. Forse si dovrebbe
cominciare a parlare di fattore "c"
Oggi mi fermo qui....nel prossimo post concludo la parte che riguarad ala
rima fase espansiva dell'Islam..
mi scuso per la lunghezza, ma "melius abundare quam deficere" :-)
a presto
Giacomo
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qui la risposta ad un post di un utente di ICS
Offri moltissimi spunti di riflessione, uno è che episodi simili, si sono
verificati altre volte nella storia, un esempio per tutti i tartari, ma
anche le invasioni barbariche potrebbero avere una valenza simile.
in efetti a volte il paragone con i Tartai e i Mongoli può venire facile....verificati altre volte nella storia, un esempio per tutti i tartari, ma
anche le invasioni barbariche potrebbero avere una valenza simile.
ma lo escluderei per le ragioni che ho indicato relativamente alla natura
sociale delle popolazioni arabe prima della conquista. Nonostante l'immagine
che spesso se ne è fatta, di orde di arabi spade al vento sui fieri destriri
(immagine posteriore, che nulla a che fare con il VII-VIII dc) gli arabi
delle conquiste a differenza dei tartari erano si dei razzitori ma non
realmente nomadi. Il nerbo delle forze arabe della conquista veniva dalle
oasi e dagli insediamenti semi urbani . I Tartari, gli Unni o i Mongoli
erano popolazioni delle steppe e grandi pianure... abituate a vivere sui
cavalli. Le steppe offrono una certa omogeneità delle risorse naturali
sussistenza che permette ad una popolazione di spostarsi con una certa
libertà. L'Arabia è totalmente differente... grandi spazi inadatti a
fermarsi, che si alternano ad aree di oasi o di insediamenti. Le popolazioni
che si adattano a
un simile ambiente sono popolazioni che uniscono entrambe le
caratterisctiche portanti delle popolazioni nomadi e di quelle sedentarie:
tendono a tabilirsi in un luogo, ma sanno affrontare lunghi spostamenti
disagevoli. Non erano nomadi o beduini, ma guerrieri del deserto capaci di
attraversare aree apparentemnte invalicabili e di combattere lontano dalle
basi. Questo sppiazzà i Bizantini ed i Persiani (A.Whearcroft - "Indefeli
638-2003" a pag 49-50 da un'idea di quello che seppero fare in Siria) Le
tribù arabe sapevano muoversi velocemente perchè addetrate alle razzie e per
le esigenze del commercio, non per seguire armenti o cacciagione. Può
sembrare un esempio strano (ma neppure tanto visto che i cammeli e drumedari
erano definiti le navi del deserto) ma l'immagine che ne avevo era di isole
fertili densamente abitate in mezzo al'oceano. se voui commerciare con le
altre isole impari presto a navigare, ma se solo trovi una costa adatta a
fermarti e fondare colonie, lo fai... stile polinesiani per intenersi
Pertanto si deve dire, che la religione più che fare da propellente (però
non dobbiamo neppure annullarne l'effetto, chi può dire se senza la spinta
religiosa gli arabi si sarebbero mossi?) Ha fatto da consolidante.
Violente scorrerie di beduini approfittanti del fatto che bizantini e
persiani si erano quasi annullati a vicenda, erano possibili e probabili.
Però probabilmente, dopo aver fatto bottino, sarebbero tornati nel
deserto. E se anche, si fossero trovati alla testa un Genghis Kan
avrebbero potuto fare una grandissima campagna di conquiste, ma poi, come
quello dei tartari il loro impero si sarebbe dissolto.
esatto....non erano beduini.... i beduini erano poco amati dagli stessinon dobbiamo neppure annullarne l'effetto, chi può dire se senza la spinta
religiosa gli arabi si sarebbero mossi?) Ha fatto da consolidante.
Violente scorrerie di beduini approfittanti del fatto che bizantini e
persiani si erano quasi annullati a vicenda, erano possibili e probabili.
Però probabilmente, dopo aver fatto bottino, sarebbero tornati nel
deserto. E se anche, si fossero trovati alla testa un Genghis Kan
avrebbero potuto fare una grandissima campagna di conquiste, ma poi, come
quello dei tartari il loro impero si sarebbe dissolto.
califfi durante le conquiste arabe. Si arebbero sciolte al vento come quelle
che hai citato... non lo ecero proprio perchè non erano frutto di armate di
beduini. E' un'immagine che si è creata erroneamente in occidente
Invece, con la pratica della poligamia con le donne delle terre
conquistate, gli arabi furono in grado di aumentare il loro numero per
successibve conquiste. Con la religione comune ebbero un collante, e con
le coneversioni, ottenute spesso con le angherie agli "infedeli" ottennero
di arabizzare le terre conquistate. Pertanto, le successive scosse, non
intaccarono l'impero. Poteva dividersi, poteva cambiare capi e capitale,
ma restava una nazione unitaria.
Ciao
Ad'I
la pratica della poligamia è un ulteriore prova di quanto stavo dicendo. Iconquistate, gli arabi furono in grado di aumentare il loro numero per
successibve conquiste. Con la religione comune ebbero un collante, e con
le coneversioni, ottenute spesso con le angherie agli "infedeli" ottennero
di arabizzare le terre conquistate. Pertanto, le successive scosse, non
intaccarono l'impero. Poteva dividersi, poteva cambiare capi e capitale,
ma restava una nazione unitaria.
Ciao
Ad'I
popoli nomadi si trasferiscono in blocco... armenti, carri e famiglie a
carico. Sono vere migrazioni.... non hanno bisogno di unirsi più di tanto
alle popolazioni locali e quando lo fanno perdono le loro caratteristiche
originarie. Le conquiste arabe all'inizio furono soprattutto avanzate
incredibilmente veloci e a lungo raggio di armate di persone provenienti da
mbienti sedentari, quindi preparate all'idea di stabilirsi in un luogo....
ma non avevano le famiglie al fianco e quindi se le crearono sul posto. Qui
il paragone corre verso le legioni romane
spero di non avervi annoiato ne' infastidito con questo "trasloco" armi e
bagagli in ICSM, ma visto l'andazzo altrove.....
ciao
Giacomo
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"Ite! Transitate lo cavalcone in fila longobarda"
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