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Post by LittlePost by ArturoSe si vuole, nell'ottica di una progressiva riduzione delle prerogative
regie, si può citare il noto episodio del 1938 relativo alla nomina di
Mussolini a Primo maresciallo dell'Impero.
A mio modestissimo parere, direi di sì, anche perchè la famosa "diarchia"
che tanto infastidì il re, messo così su un piano di parità col duce, fu
"sdoganata" da un famoso COSTITUZIONALISTA, Santi Romano. Costui,
tra l'altro componente dei famosi Diciotto, interpellato, disse che era in
sostanza tutto regolare, poichè tale doppia nomina nulla toglieva alle
prerogative del re.
Il parere a Romano, che all'epoca era presidente del Consiglio di Stato
(nonché uno dei più grandi giuspubblicisti italiani del '900), fu
richiesto da un Mussolini piuttosto seccato, come testimonia anche Ciano
nel suo diario, per tranquillizzare, o forse sarebbe meglio dire per
mettere a tacere, i dubbi del re, che però non si tranquillizzò affatto,
tanto è vero che, secondo lo stesso Mussolini, avrebbe così commentato:
"I professori di diritto costituzionale, specialmente quando sono dei
pusillanimi opportunisti, come il professor Santi Romano, trovano sempre
argomenti per giustificare le tesi più assurde: è il loro mestiere
[quanta verità in queste parole! nota mia]; ma io continuo ad essere
della mia opinione. Del resto non ho nascosto questo mio stato d'animo
ai due presidenti delle Camere, perché lo rendessero noto ai promotori
di questo smacco alla Corona, che dovrà essere l'ultimo."
In ogni caso va segnalato che la manovra non aveva semplicemente lo
scopo di convalidare la diarchia, come disse Federzoni, ma, secondo De
Felice, va inquadrata in "una concorde tendenza" presente nel fascismo,
e alimentata dal "duce", volta "a modificare, lentamente ma
sostanzialmente, l'immagine del rapporto fascismo-monarchia e dei ruoli
del sovrano e del «duce» nel regime e il concetto stesso di regime quali
erano stati affermati negli anni precedenti e ad accreditare l'idea che
ormai tutto si riassumesse in Mussolini e la monarchia non avesse più un
ruolo, una funzione propria." (De Felice, Mussolini, III, II, Torino,
Einaudi, 1981, pag. 39). Per quanto riguarda più precisamente Mussolini,
"Gli obiettivi di questa azione preparatoria volta a risolvere il
problema monarchico, che finì per caratterizzare in larga misurala vita
italiana per circa un anno e mezzo (grosso modo sino allo scoppio della
seconda guerra mondiale che ne determinò la parziale attenuazione, ma
non la fine), erano essenzialmente tre: accentuare il carattere
totalitario del regime; vellicare l'anima populistica del fascismo, in
maniera da dare ad esso nuovo slancio e nuova fiducia nella volontà del
«duce» di intraprendere finalmente quella «marcia sociale», quel1'andare
verso il popolo » tante volte annunciati e promessi e sempre sacrificati
ad altre « mete»; mettere sotto accusa e isolare psicologicamente e
moralmente -- in maniera o da costringerli, per evitare il peggio, a
«rientrare nei ranghi» o da poter scaricare su di essi l'ostilità dei
«veri fascisti», facendone, insieme alla monarchia, i responsabili della
mancata «svolta sociale» del regime -- quei settori più propriamente
borghesi (produttivi e intellettuali) del paese che identificavano la
loro posizione di «fiancheggiatori» con quella della monarchia o che,
condividendo sempre meno i più recenti indirizzi politici mussoliniani,
potevano essere portati a guardare ad essa con rinnovato interesse, come
ad un'alternativa interna al sistema da non lasciar deprimere e, anzi,
da valorizzare." (Ivi, pag. 44).
Post by LittleConsiderazione a margine: ecco, vedi, ad uno studente anche discretamente
preparato basta dare il "la" che poi va da solo, magari abbinando fatti in
modo un po' impreciso, però ne hai la prova che ha studiato al suo meglio,
con la sua testa e per le sue capacità. :-)
Riorganizzare la materia in modo diverso da come è proposta dai libri di
testo è sempre un esercizio molto utile, imho.
Post by LittlePost by ArturoQuesto mi pare un elenco sufficiente (l'ho tratto dalla voce "Statuto
albertino" redatta da Guido Melis per il Dizionario del fascismo Einaudi,
con una correzione nell'indicazione della data delle legge 1019/26).
Interessante questo testo! Se mi capita un altro esame sul fascismo
farò di tutto per procurarmelo!
E' un ottimo testo, anche se, se non conosci preventivamente gli
orientamenti degli storici a cui sono affidate le singole voci, può
essere un po' disorientante perché spesso sono su posizioni molto diverse.
Post by LittleGRAZIE UN MILIONE ( 'che mille
son pochi!) per la tua disponibilità!
Prego, figurati.
Post by Little- . - . - . -
Senti, Arturo, allora tu dici che una domanda sulle "RIFORME
ISTITUZIONALI" è abbastanza priva di senso?
Non è insensata ma spaventosamente generica.
Post by LittleOvvero, vedere cosa
il fascismo ha variato a livello di "istituzioni"... Non so, clamorosa
mi pare ad esempio la soppressione della Camera elettiva nel '39 a
favore della "Camera dei Fasci e delle Corporazioni",
Quella è sicuramente una riforma costituzionale, e l'ho segnalata come tale.
Post by Littleoppure la
nascita delle Corporazioni stesse, sebbene il mio testo ne evidenzi
la sostanziale inutilità, in quanto piuttosto prone ai dettami di
Confindustria...
Vero, anche se il dibattito sul corporativismo fu di livello non spregevole.
Post by LittleRiesci a trovarmi una specie di "elenco" anche a
livello "istituzionale", oppure non ritieni sensata la domanda?
Non saprei da che parte cominciare, nel senso che puoi farci stare
dentro tutto. Dici le Corporazioni: per una risposta del genere mi
aspetterei una domanda del tipo: mi parli del corporativismo, o
dell'ordinamento corporativo, fascista.
Post by LittleConcludo ringraziando tutti di cuore per il tempo che mi dedicate,
naturalmente moderatore compreso! ;-)
Che sono sempre io, quindi prego una seconda volta. ;-)
Saluti,
Arturo