Discussione:
AIUTO! - Studente Universitario alle prese col Fascismo :-)
(troppo vecchio per rispondere)
Little
2009-02-06 14:04:44 UTC
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Ciao!
Come da oggetto, sto preparando un esame universitario che
è incentrato sul fascismo; il periodo va dalla marcia su Roma
all'inizio delle ostilità della II Guerra mondiale.

Volevo avere da voi un chiarimento relativamente possibili
domande piuttosto GENERICHE che potrebbero piovermi
addosso, ovvero:

- LE RIFORME COSTITUZIONALI DEL FASCISMO

- LE RIFORME ISTITUZIONALI DEL FASCISMO

Ora, è chiaro che parlare della Commissione dei Diciotto, delle
leggi fascistissime (Rocco), o della costituzionalizzazione del Gran
Consiglio posso anche farlo: il mio problema (tra i tanti) è sbrogliarmi
davanti a una (o entrambe) domande del genere... Nel senso, presentate
così rischiano certamente di spiazzare uno studente inesperto come
ovviamente io sono, pur avendo studiato sodo (per le mie capacità).

Per cui, potete aiutarmi a capire COSA si potrebbe chiedere in realtà
*dietro* tali formule generiche? Meglio ancora, elencarmi fatti,
avvenimenti o proposte ascrivibili a l'una o all'altra (o entrambe) le
domande?

E' chiaro che, pur con tutto il mio impegno, non riuscirò mai a saperne
come il professore, (che ha dedicato parte della sua vita alla materia)
ma vorrei comunque evitare una figuraccia pur avendo studiato molto!

Mancano veramente pochi giorni all'esame, mi è venuto questo atroce
dubbio (tipico) e se poteste aiutarmi sarebbe per me un regalo grandissimo.
Grazie in anticipo,
Little
Arturo
2009-02-06 21:08:24 UTC
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Little ha scritto:
[cut]
Post by Little
E' chiaro che, pur con tutto il mio impegno, non riuscirò mai a saperne
come il professore, (che ha dedicato parte della sua vita alla materia)
ma vorrei comunque evitare una figuraccia pur avendo studiato molto!
[cut]

Intanto, se ci dici qual è il nome del professore, la cosa può essere
utile. L'esame è storia contemporanea o è un monografico sul fascismo?

Saluti,
Arturo
Little
2009-02-06 23:04:09 UTC
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Post by Arturo
Intanto, se ci dici qual è il nome del professore, la cosa può essere
utile. L'esame è storia contemporanea o è un monografico sul fascismo?
Ciao!
Grazie per la risposta. E' un monografico completamente sul fascismo,
il periodo è quello indicato nel mio messaggio precedente.

Il mio problema è la genericità di tali domande che potrebbero benissimo
capitarmi in quanto mi sarebbe davvero difficile iniziare un discorso così,
a bruciapelo, nel senso che nei miei testi le riforme NON sono indicate
in quel modo, ovvero dire "queste sono le riforme istituzionali" o "queste
quelle costituzionali". Se si comincia con queste domande, resto spiazzato!
Ripeto, sono solo uno studente: cerco di impegnarmi ma non sono un
esperto, purtroppo...

Studio su vari testi, ma quelli che con certezza ritengo inerenti a quelle
tipologie di domande sono:
- Aquarone "L'organizzazione dello stato totalitario" e
- Candeloro "Storia dell'Italia moderna - il fascismo e le sue guerre"
(1922-1939)
Se mi puoi aiutare ti ringrazio in anticipo. Ciao, :-)
Little
Mezzomatto
2009-02-07 09:49:37 UTC
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Post by Little
- LE RIFORME COSTITUZIONALI DEL FASCISMO
Ti consiglio di chiamarle RIFORME DELLO STATUITO, e di lasciar perdere in
qualsiasi frase la parole COSTITUZIONE e derivati. Allora vigeva lo STATUTO
ALBERTINO e a quello bisogna fare riferimento come legge massima dello
Stato.

G. De M.
Little
2009-02-07 12:42:53 UTC
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Post by Mezzomatto
Ti consiglio di chiamarle RIFORME DELLO STATUITO, e di lasciar perdere in
qualsiasi frase la parole COSTITUZIONE e derivati. Allora vigeva lo
STATUTO ALBERTINO e a quello bisogna fare riferimento come legge massima
dello Stato.
Ciao! Innanzitutto GRAZIE per la risposta.
L'idea è buona, ma a questo punto mi potrebbero chiedere: " ok allora
QUALI possono essere considerate le riforme fasciste rispetto allo Statuto
Albertino?"

Ovvero: di innovazioni (sulle quali si può discutere, certo) il fascismo in
quel lasso di tempo ('22 - '39) ne ha certo proposte e attuate molte, ma il
mio problema è appunto capire quali e quante possono essere incluse in
quei due grandi "contenitori" (riforme costituzionali *e* riforme
istituzionali).

A puro titolo di esempio: immagino che includere la "bonifica integrale" o
"la ruralizzazione" nelle riforme costituzionali sia una assurdità, per cui
forse sono io che non riesco a spiegarmi, forse l'esame è un po'
meccanicistico rispetto a come potrebbero essere poste le domande, non so...

Mi occorrerebbe dal Ng una specie di "elenco" di leggi e/o fatti salienti
per entrambe le categorie, poi li svilupperei io nel discorso.

Ad esempio, le leggi fascistissime, dove le mettiamo? Visto che ledono
ad es. alcune libertà costituzionali (diritto di stampa?) le mettiamo nelle
modifiche costituzionali? Si, ma... chi mi dice che nella Carta Albertina
fosse sancito tale diritto? E l'introduzione della pena di morte in caso di
attentato alle alte cariche dello Stato (re/regina/reggente/capo del
governo)?
Sono in PANICO! :-) Non ho materialmente il tempo di andare a vedermi anche
queste cose, l'esame così diventa una specie di mostro auto-espandente...
:-(

Little
Arturo
2009-02-07 12:53:38 UTC
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Little ha scritto:
[cut]
Post by Little
Mi occorrerebbe dal Ng una specie di "elenco" di leggi e/o fatti salienti
per entrambe le categorie, poi li svilupperei io nel discorso.
[cut]

Ecco, partiamo dalle categorie: la prima è abbastanza semplice (vediamo
dopo di specificarne gli elementi; tra l'altro l'uso del termine
Costituzione per lo Statuto albertino mi pare assolutamente accettabile:
vd. per es. P. Casana, Le costituzioni italiane del 1848-'49, Torino,
Giappichelli, 2001); la seconda, proprio no: cosa vuol dire "riforme
istituzionali"? Puoi farci stare dentro praticamente tutto, dall'IRI al
codice Rocco...

Saluti,
Arturo
Little
2009-02-07 13:17:13 UTC
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Post by Arturo
Ecco, partiamo dalle categorie: la prima è abbastanza semplice (vediamo
dopo di specificarne gli elementi; tra l'altro l'uso del termine
vd. per es. P. Casana, Le costituzioni italiane del 1848-'49, Torino,
Giappichelli, 2001); la seconda, proprio no: cosa vuol dire "riforme
istituzionali"? Puoi farci stare dentro praticamente tutto, dall'IRI al
codice Rocco...
Ciao! Rieccomi.
Ma partiamo un momento dalle cose più semplici (appunto parlando ad
un allievo, quale io sono): "Riforme costituzionali" in parole molto povere
significa andare a vedere le variazioni che il fascismo apporta rispetto
alla Carta Albertina (o come la vogliamo chiamare). OK?
Allora, quali potrebbero essere? Facciamo un elenco, comincio io:

*Riforme costituzionali del fascismo, in ordine cronologico:*

1) Il tentativo (inutile) della Commissione dei Diciotto o Soloni? (1924)
2) visto che i Soloni non se la sentono (in pratica) di toccare la
Costituzione allora ci pensa Rocco??? per cui le "leggi fascistissime"?
Ma nel Codice Rocco, nel "pacchetto", c'è anche ad es. che disciplina
le autonomie locali (introduzione del podestà al posto del Sidaco/giunta
/consiglio comunale? Questa non credo che sia una modifica costituzionale.
3) ... che so, il disegno di legge sulla disciplina delle associazioni (ma
in pratica contro la massoneria) del 1925???
4)...? ooops panico... ;-)

Little
Arturo
2009-02-07 14:21:41 UTC
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Little ha scritto:
[cut]
Post by Little
*Riforme costituzionali del fascismo, in ordine cronologico:*
1) Il tentativo (inutile) della Commissione dei Diciotto o Soloni? (1924)
2) visto che i Soloni non se la sentono (in pratica) di toccare la
Costituzione allora ci pensa Rocco??? per cui le "leggi fascistissime"?
Ma nel Codice Rocco, nel "pacchetto", c'è anche ad es. che disciplina
le autonomie locali (introduzione del podestà al posto del Sidaco/giunta
/consiglio comunale? Questa non credo che sia una modifica costituzionale.
Il podestà fu introdotto prima: legge 4 febbraio 1926, n. 237. Comunque
no, non direi che è una riforma costituzionale visto che l'eleggibilità
dei sindaci (per i comuni con più di 10.000 abitanti) era stata
introdotta da Crispi con legge 30 dicembre 1888, n. 5865, quindi a
Statuto già vigente da quarant'anni.
Post by Little
3) ... che so, il disegno di legge sulla disciplina delle associazioni (ma
in pratica contro la massoneria) del 1925???
4)...? ooops panico... ;-)
Benissimo, allora andiamo con ordine: la Commissione dei 18 va
benissimo; leggi d'importanza relativamente minore (Melis le definisce
di "integrazione in senso antiparlamentaristico" dello Statuto: legge 15
febbraio 1925, n. 122 (poi T.U. 17 gennaio 1926, n. 118), di riforma del
sistema elettorale; 26 novembre 1925, n. 2029, sulle associazioni, che
ricordavi; 14 dicembre 1925, n. 2300 sulla dispensa dal servizio dei
pubblici funzionari; 24 dicembre 1925, n. 2263, sulle attribuzioni e
prerogative del capo del governo; 31 dicembre 1925, n. 2037, sul
controllo della stampa periodica. Di rottura più esplicita fu varata la
legge 31 gennaio 1926, n. 100, sulla facoltà del potere esecutivo di
emanare norme giuridiche; il T.U delle leggi di pubblica sicurezza (r.d.
6 novembre 1926, n. 1848); la nuova legge per la difesa dello Stato (l.
25 novembre 1926, n. 2008), che introduceva la pena di morte per gli
attentati contro i reali e il capo del governo nonché per altri delitti
contro la sicurezza dello Stato, istituendo il Tribunale speciale per
difesa dello Stato; infine costituzionalizzazione del Gran Consiglio del
Fascismo (leggi 17 maggio 1928, n. 1019 sulla rappresentanza e 9
dicembre 1928, n. 2693) e naturalmente la legge 19 gennaio 1939
sull'istituzione della Camera dei fasci e delle corporazioni. Se si
vuole, nell'ottica di una progressiva riduzione delle prerogative regie,
si può citare il noto episodio del 1938 relativo alla nomina di
Mussolini a Primo maresciallo dell'Impero.
Questo mi pare un elenco sufficiente (l'ho tratto dalla voce "Statuto
albertino" redatta da Guido Melis per il Dizionario del fascismo
Einaudi, con una correzione nell'indicazione della data delle legge
1019/26).

Saluti,
Arturo
Little
2009-02-07 15:08:51 UTC
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Post by Arturo
Post by Little
*Riforme costituzionali del fascismo, in ordine cronologico:*
Benissimo, allora andiamo con ordine: la Commissione dei 18 va
benissimo; leggi d'importanza relativamente minore (Melis le definisce
di "integrazione in senso antiparlamentaristico" dello Statuto: legge 15
febbraio 1925, n. 122 (poi T.U. 17 gennaio 1926, n. 118), di riforma del
sistema elettorale; 26 novembre 1925, n. 2029, sulle associazioni, che
ricordavi; 14 dicembre 1925, n. 2300 sulla dispensa dal servizio dei
pubblici funzionari; 24 dicembre 1925, n. 2263, sulle attribuzioni e
prerogative del capo del governo; 31 dicembre 1925, n. 2037, sul
controllo della stampa periodica. Di rottura più esplicita fu varata la
legge 31 gennaio 1926, n. 100, sulla facoltà del potere esecutivo di
emanare norme giuridiche; il T.U delle leggi di pubblica sicurezza (r.d.
6 novembre 1926, n. 1848); la nuova legge per la difesa dello Stato (l.
25 novembre 1926, n. 2008), che introduceva la pena di morte per gli
attentati contro i reali e il capo del governo nonché per altri delitti
contro la sicurezza dello Stato, istituendo il Tribunale speciale per
difesa dello Stato; infine costituzionalizzazione del Gran Consiglio del
Fascismo (leggi 17 maggio 1928, n. 1019 sulla rappresentanza e 9 dicembre
1928, n. 2693) e naturalmente la legge 19 gennaio 1939 sull'istituzione
della Camera dei fasci e delle corporazioni.
CIAO! Ecco, *questo* è proprio quello che cercavo! Sei fortissimo! :-D
Adesso stampo tutto e arricchisco su questo la mia preparazione,
per ciò che posso! Graaaandeeee!
Post by Arturo
Se si vuole, nell'ottica di una progressiva riduzione delle prerogative
regie, si può citare il noto episodio del 1938 relativo alla nomina di
Mussolini a Primo maresciallo dell'Impero.
A mio modestissimo parere, direi di sì, anche perchè la famosa "diarchia"
che tanto infastidì il re, messo così su un piano di parità col duce, fu
"sdoganata" da un famoso COSTITUZIONALISTA, Santi Romano. Costui,
tra l'altro componente dei famosi Diciotto, interpellato, disse che era in
sostanza tutto regolare, poichè tale doppia nomina nulla toglieva alle
prerogative del re.

Considerazione a margine: ecco, vedi, ad uno studente anche discretamente
preparato basta dare il "la" che poi va da solo, magari abbinando fatti in
modo un po' impreciso, però ne hai la prova che ha studiato al suo meglio,
con la sua testa e per le sue capacità. :-)
Post by Arturo
Questo mi pare un elenco sufficiente (l'ho tratto dalla voce "Statuto
albertino" redatta da Guido Melis per il Dizionario del fascismo Einaudi,
con una correzione nell'indicazione della data delle legge 1019/26).
Interessante questo testo! Se mi capita un altro esame sul fascismo
farò di tutto per procurarmelo! GRAZIE UN MILIONE ( 'che mille
son pochi!) per la tua disponibilità!

- . - . - . -
Senti, Arturo, allora tu dici che una domanda sulle "RIFORME
ISTITUZIONALI" è abbastanza priva di senso? Ovvero, vedere cosa
il fascismo ha variato a livello di "istituzioni"... Non so, clamorosa
mi pare ad esempio la soppressione della Camera elettiva nel '39 a
favore della "Camera dei Fasci e delle Corporazioni", oppure la
nascita delle Corporazioni stesse, sebbene il mio testo ne evidenzi
la sostanziale inutilità, in quanto piuttosto prone ai dettami di
Confindustria... Riesci a trovarmi una specie di "elenco" anche a
livello "istituzionale", oppure non ritieni sensata la domanda?

Concludo ringraziando tutti di cuore per il tempo che mi dedicate,
naturalmente moderatore compreso! ;-)

Little
Arturo
2009-02-07 22:03:11 UTC
Permalink
[cut]
Post by Little
Post by Arturo
Se si vuole, nell'ottica di una progressiva riduzione delle prerogative
regie, si può citare il noto episodio del 1938 relativo alla nomina di
Mussolini a Primo maresciallo dell'Impero.
A mio modestissimo parere, direi di sì, anche perchè la famosa "diarchia"
che tanto infastidì il re, messo così su un piano di parità col duce, fu
"sdoganata" da un famoso COSTITUZIONALISTA, Santi Romano. Costui,
tra l'altro componente dei famosi Diciotto, interpellato, disse che era in
sostanza tutto regolare, poichè tale doppia nomina nulla toglieva alle
prerogative del re.
Il parere a Romano, che all'epoca era presidente del Consiglio di Stato
(nonché uno dei più grandi giuspubblicisti italiani del '900), fu
richiesto da un Mussolini piuttosto seccato, come testimonia anche Ciano
nel suo diario, per tranquillizzare, o forse sarebbe meglio dire per
mettere a tacere, i dubbi del re, che però non si tranquillizzò affatto,
tanto è vero che, secondo lo stesso Mussolini, avrebbe così commentato:

"I professori di diritto costituzionale, specialmente quando sono dei
pusillanimi opportunisti, come il professor Santi Romano, trovano sempre
argomenti per giustificare le tesi più assurde: è il loro mestiere
[quanta verità in queste parole! nota mia]; ma io continuo ad essere
della mia opinione. Del resto non ho nascosto questo mio stato d'animo
ai due presidenti delle Camere, perché lo rendessero noto ai promotori
di questo smacco alla Corona, che dovrà essere l'ultimo."

In ogni caso va segnalato che la manovra non aveva semplicemente lo
scopo di convalidare la diarchia, come disse Federzoni, ma, secondo De
Felice, va inquadrata in "una concorde tendenza" presente nel fascismo,
e alimentata dal "duce", volta "a modificare, lentamente ma
sostanzialmente, l'immagine del rapporto fascismo-monarchia e dei ruoli
del sovrano e del «duce» nel regime e il concetto stesso di regime quali
erano stati affermati negli anni precedenti e ad accreditare l'idea che
ormai tutto si riassumesse in Mussolini e la monarchia non avesse più un
ruolo, una funzione propria." (De Felice, Mussolini, III, II, Torino,
Einaudi, 1981, pag. 39). Per quanto riguarda più precisamente Mussolini,
"Gli obiettivi di questa azione preparatoria volta a risolvere il
problema monarchico, che finì per caratterizzare in larga misurala vita
italiana per circa un anno e mezzo (grosso modo sino allo scoppio della
seconda guerra mondiale che ne determinò la parziale attenuazione, ma
non la fine), erano essenzialmente tre: accentuare il carattere
totalitario del regime; vellicare l'anima populistica del fascismo, in
maniera da dare ad esso nuovo slancio e nuova fiducia nella volontà del
«duce» di intraprendere finalmente quella «marcia sociale», quel1'andare
verso il popolo » tante volte annunciati e promessi e sempre sacrificati
ad altre « mete»; mettere sotto accusa e isolare psicologicamente e
moralmente -- in maniera o da costringerli, per evitare il peggio, a
«rientrare nei ranghi» o da poter scaricare su di essi l'ostilità dei
«veri fascisti», facendone, insieme alla monarchia, i responsabili della
mancata «svolta sociale» del regime -- quei settori più propriamente
borghesi (produttivi e intellettuali) del paese che identificavano la
loro posizione di «fiancheggiatori» con quella della monarchia o che,
condividendo sempre meno i più recenti indirizzi politici mussoliniani,
potevano essere portati a guardare ad essa con rinnovato interesse, come
ad un'alternativa interna al sistema da non lasciar deprimere e, anzi,
da valorizzare." (Ivi, pag. 44).
Post by Little
Considerazione a margine: ecco, vedi, ad uno studente anche discretamente
preparato basta dare il "la" che poi va da solo, magari abbinando fatti in
modo un po' impreciso, però ne hai la prova che ha studiato al suo meglio,
con la sua testa e per le sue capacità. :-)
Riorganizzare la materia in modo diverso da come è proposta dai libri di
testo è sempre un esercizio molto utile, imho.
Post by Little
Post by Arturo
Questo mi pare un elenco sufficiente (l'ho tratto dalla voce "Statuto
albertino" redatta da Guido Melis per il Dizionario del fascismo Einaudi,
con una correzione nell'indicazione della data delle legge 1019/26).
Interessante questo testo! Se mi capita un altro esame sul fascismo
farò di tutto per procurarmelo!
E' un ottimo testo, anche se, se non conosci preventivamente gli
orientamenti degli storici a cui sono affidate le singole voci, può
essere un po' disorientante perché spesso sono su posizioni molto diverse.
Post by Little
GRAZIE UN MILIONE ( 'che mille
son pochi!) per la tua disponibilità!
Prego, figurati.
Post by Little
- . - . - . -
Senti, Arturo, allora tu dici che una domanda sulle "RIFORME
ISTITUZIONALI" è abbastanza priva di senso?
Non è insensata ma spaventosamente generica.
Post by Little
Ovvero, vedere cosa
il fascismo ha variato a livello di "istituzioni"... Non so, clamorosa
mi pare ad esempio la soppressione della Camera elettiva nel '39 a
favore della "Camera dei Fasci e delle Corporazioni",
Quella è sicuramente una riforma costituzionale, e l'ho segnalata come tale.
Post by Little
oppure la
nascita delle Corporazioni stesse, sebbene il mio testo ne evidenzi
la sostanziale inutilità, in quanto piuttosto prone ai dettami di
Confindustria...
Vero, anche se il dibattito sul corporativismo fu di livello non spregevole.
Post by Little
Riesci a trovarmi una specie di "elenco" anche a
livello "istituzionale", oppure non ritieni sensata la domanda?
Non saprei da che parte cominciare, nel senso che puoi farci stare
dentro tutto. Dici le Corporazioni: per una risposta del genere mi
aspetterei una domanda del tipo: mi parli del corporativismo, o
dell'ordinamento corporativo, fascista.
Post by Little
Concludo ringraziando tutti di cuore per il tempo che mi dedicate,
naturalmente moderatore compreso! ;-)
Che sono sempre io, quindi prego una seconda volta. ;-)

Saluti,
Arturo
Little
2009-02-08 09:06:09 UTC
Permalink
In ogni caso va segnalato che la manovra non aveva semplicemente lo scopo
di convalidare la diarchia, come disse Federzoni, ma, secondo De Felice,
va inquadrata in "una concorde tendenza" presente nel fascismo, e
alimentata dal "duce", volta "a modificare, lentamente ma sostanzialmente,
l'immagine del rapporto fascismo-monarchia e dei ruoli del sovrano e del
«duce» nel regime e il concetto stesso di regime quali erano stati
affermati negli anni precedenti e ad accreditare l'idea che ormai tutto si
riassumesse in Mussolini e la monarchia non avesse più un ruolo, una
funzione propria."
Ciao! :-)
Sì, in effetti anche sui miei testi si dice, in maniera in verità piuttosto
veloce, che Mussolini aveva in mente di passare, in un futuro non lontano,
ad una vera e propria "liquidazione della monarchia". Poi però l'avvicinarsi
dei venti di guerra resero tale progetto inattuabile e fu procrastinato sine
die.
Post by Little
Senti, Arturo, allora tu dici che una domanda sulle "RIFORME
ISTITUZIONALI" è abbastanza priva di senso?
Non è insensata ma spaventosamente generica.
Ok, tanto basta.
Per quelle Costituzionali mi hai aiutato come meglio non si poteva!
Post by Little
Concludo ringraziando tutti di cuore per il tempo che mi dedicate,
naturalmente moderatore compreso! ;-)
Che sono sempre io, quindi prego una seconda volta. ;-)
Chissà come mai, ma me lo immaginavo! Sensazioni... :-)

Comunque, incrocio l'incrociabile e naturalmente farò sapere come va.
Ciao,

Little
Little
2009-02-09 14:46:52 UTC
Permalink
"Little" <***@csc.net> ha scritto nel messaggio

rullo di tamburi... And the Winner is... rullo di tamburi...

"Lo studente Little & il leggendario Ng it.cultura.storia.moderato!"

STORIA DELL'ITALIA CONTEMPORANEA ------> 30/30

Un risultato che non sarebbe MAI stato possibile senza "quella" famosa
dritta sulle riforme istituzionali che, stilate a meraviglia in bell'ordine
cronologico e poi approfondite voce per voce (naturalmente insieme a un
bel po' di altre domande di politica estera, Contarini, incidente di Corfù,
Farinacci/rassismo/squadrismo, attentati del '26, Arturo Bocchini e Ovra,
delitto Matteotti e convenzione Sinclair e qualcos'altro ancora: insomma
una bella "tostata" in piena regola per un'interrogazione di 45 minuti
buoni) mi hanno permesso di raggiungere un risultato che è andato ben
oltre ogni mia più rosea previsione. Sono commosso: grazie di cuore.

Per cui, STANDING OVATION più che meritata per questo improvvisato
"Dream Team telematico" che non finisce mai di stupirmi.

* Ancora GRAZIE infinite ad Arturo, e MILLE EVVIVA al Niusgruppo! *

Little (pazzo di felicità)
Arturo
2009-02-10 00:10:59 UTC
Permalink
Post by Little
rullo di tamburi... And the Winner is... rullo di tamburi...
"Lo studente Little & il leggendario Ng it.cultura.storia.moderato!"
STORIA DELL'ITALIA CONTEMPORANEA ------> 30/30
Bene!
Post by Little
Un risultato che non sarebbe MAI stato possibile senza "quella" famosa
dritta sulle riforme istituzionali che, stilate a meraviglia in bell'ordine
cronologico e poi approfondite voce per voce (naturalmente insieme a un
bel po' di altre domande di politica estera, Contarini, incidente di Corfù,
Farinacci/rassismo/squadrismo, attentati del '26, Arturo Bocchini e Ovra,
delitto Matteotti e convenzione Sinclair e qualcos'altro ancora: insomma
una bella "tostata" in piena regola per un'interrogazione di 45 minuti
buoni)
(Mi pare che manchi solo qualcosa sulla politica economica e, forse,
sull'ideologia, se non hai trovato modo di parlarne in relazione allo
squadrismo). Beh, mi fa piacere che negli esamifici a cui spesso sono
ridotte le università italiane si riesca a trovare ancora il tempo di
interrogare come si deve.
Post by Little
mi hanno permesso di raggiungere un risultato che è andato ben
oltre ogni mia più rosea previsione. Sono commosso: grazie di cuore.
Prego; direi però che il merito è tutto tuo!

[cut]
Post by Little
* Ancora GRAZIE infinite ad Arturo, e MILLE EVVIVA al Niusgruppo! *
Beh, se la scelta di studiare storia nasce dalla passione, spero
resterai a farci compagnia!

Saluti,
Arturo

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