Discussione:
Archeoastronomia
(troppo vecchio per rispondere)
Righel
2009-10-19 13:59:42 UTC
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In occasione dell'Anno Internazionale dell'Astronomia, la Sezione di
Archeoastronomia dell'UAN ha prodotto un documentario intitolato "Calendari
lunari a Cuma" che, fin dalla primavera scorsa, è disponibile e scaricabile
(diviso in tre parti) in tre versioni: in italiano, in inglese e in latino:
http://www.astronomy2009.it/Eventi-nazionali/?cerca=cerca&regione=Campania&pag=5
Il filmato è comunque residente e scaricabile sul sito dell'UAN:
http://www.unioneastrofilinapoletani.it/it/CalendariCumani.asp
E' reperibile su YouTube e infine risulta linkato da numerosi siti italiani
e stranieri.

Giovedì prossimo, 22 ottobre, alle ore 15 sarà presentato ufficialmente al
Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN) da Paolo Caputo, Direttore
dell'Ufficio Archeologico di Cuma, e da me. L'ingresso è gratuito ma è
preferibile prenotarsi, telefonando al numero 081 442270 oppure 081 442273.
Con questa presentazione otteniamo il battesimo dal mondo dell'archeologia.

Giovedì 5 novembre, alle ore 20, sarà invece presentato ufficialmente
all'Osservatorio Astronomico di Capodimonte (INAF-OACN), nell'auditorium
principale.
E con questo otteniamo anche il battesimo dal mondo dell'Astronomia.

Il tema riguarda una scoperta fatta nel 1972 e poi elaborata negli anni
successivi con la collaborazione delle Soprintendenze locali (se ne sono
succedute parecchie) e soprattutto della Sezione di Archeoastronomia
dell'UAN. Si tratta di tre calendari (ma nel documentario ne sono citati
solo due, i più sicuri) incisi nella roccia tufacea all'esterno ed
all'interno del cosiddetto Antro della Sibilla. Calendari basati sui moti e
sulle fasi della Luna.

Se qualcuno di voi avrà occasione di vedere in rete il cortometraggio
gradirei ricevere commenti ed anche eventuali critiche.

Saluti,

Righel
______________________________
http://digilander.libero.it/FRRU/Ind0.htm
EF
2009-10-21 04:05:08 UTC
Permalink
"Righel" ha scritto

...
Post by Righel
Se qualcuno di voi avrà occasione di vedere in rete il cortometraggio
gradirei ricevere commenti ed anche eventuali critiche.
Ben fatti, molto, molto gradevoli, lunghezza giusta, tagli giusti, forse un
po'...aulici:-)

Una domanda tecnica sul tema: negli odierni calendari sinottici, esistono
tre nottolini scorrevoli, con funzione di segnadata (anno, mese, giorno).

Come venivano utilizzate, nella pratica, le incisioni di cui discutete?
Così come sono mi sembrano un po' inutili e fini a se stesse.

Mi è sfuggito forse qualcosa?

Enzo Franchini
Righel
2009-10-28 17:32:45 UTC
Permalink
ha scritto*EF*:

...
Post by EF
Come venivano utilizzate, nella pratica, le incisioni di cui
discutete? Così come sono mi sembrano un po' inutili e fini a se
stesse.
Mi è sfuggito forse qualcosa?
No, è che forse non sono stato io abbastanza chiaro nell'esposizione ma
dovevo rispettare certi tempi...
Vediamo se riesco a rimediare.
La migliore risposta al tuo quesito è contenuta negli ultimi minuti del
filmato, laddove si vedono un sacerdote e una sacerdotessa che provvedono a
incidere la roccia tufacea esterna del c.d. Antro della Sibilla.
Se ne dovrebbe dedurre che quell'azione è in realtà un rituale sacro
(probabilmente relativo al culto di Artemide) e non un atto funzionale.
Ovviamente il calendario nasce per necessità di sopravvivenza:
- dei Paleolitici per individuare i tempo della raccolta di frutti
spontanei o della migrazione di particolari animali,
- dei Neolitici per determinare anche i tempi della semina e del raccolto.
Tuttavia l'acquisizione di nuove conoscenze e i modi per tramandarle, in
un'epoca in cui non esisteva ancora la scrittura, era sicuramente
appannaggio della classe sacerdotale o, meglio, degli sciamani. L' "aoidòs"
verrà molto più tardi, in epoca classica, e comunque non sarà mai
completamente scevro da connotazioni sacre.
Da questa sacralità, credo abbondantemente dimostrata nel documentario, è
derivato probabilmente il "rituale" che quindi era ormai totalmente privo di
finalità pratiche (nel IV secolo a.C. l'uso del calendario era abbastanza
comune) ma conservava ancora intatte tutte le sue valenze religiose.
Ecco perché il calendario A si trova di fronte al mare, su di una parete
allineata in maniera ortogonale rispetto alla linea est-ovest: da lì si
osserva ogni giorno, oppure di notte, il tramonto della Luna per ventinove
giorni consecutivi.
Ma ancor più ciò risulta evidente per il calendario C che è posto in un
diverticolo laterale dell'Antro della Sibilla perfettamente orientato ad
ovest, dall'interno del quale, all'inizio di ogni mese lunare si vedeva
apparire il primo sottile "arco" di Luna, appena tramontato il Sole, e che
subito dopo tramontava anch'esso.
Tra l'altro la scena che a volte si presenta al visitatore quando si osserva
il tramonto del Sole da quel punto è assolutamente indescrivibile: l'intero
Antro sembra incendiarsi improvvisamente, avvolto com'è da una violenta luce
rossa assolutamente imprevista.
Oggi non è più possibile accedere a quel luogo nel momento del tramonto (il
Parco Archeologico si chiude un'ora prima) a meno di disporre di un permesso
speciale della Soprintendenza, ma ritengo che in passato uno spettacolo
simile non possa non aver suscitato un profondo "Senso del Sacro", come lo
avrebbe chiamato Mircea Eliade.

Spero di essere stato un po' più esaustivo, comunque resto a disposizione
per eventuali altre curiosità.
--
Righel
______________________________
http://digilander.libero.it/FRRU/Ind0.htm
EF
2009-10-30 13:53:42 UTC
Permalink
"Righel"

...
Post by Righel
Spero di essere stato un po' più esaustivo, comunque resto a disposizione
per eventuali altre curiosità.
Perfettamente, grazie.

Enzo Franchini

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