Arduino
2018-08-27 16:09:52 UTC
Come scritto in Jus Primae Noctis, nell'alto medioevo la possibilità di
sposarsi solo per quei figli di contadini che avevano a disposizione un
podere, evitava la crescita demografica, e quindi la fame.
Però, si potrebbe obiettare che, se i contadini non potevano aumentare,
i nobili avrebbero potuto crescere indefinitamente.
Invece anche loro no. Normalmente ad ereditare era il figlio maggiore,
quasi sempre una figlia sposava il figlio di un feudatario vicino, di
solito fratello della sposa dell'erede al feudo. Le altre figlie e
figli restavano in aspettativa. La selezione poi le facevano i tornei.
A noi il fatto che ogni cavaliere combattesse per una donzella pare una
nota romantica. Invece quelle giostre erano uffici di collocamento.
Il vincitore sposava la figlia di un feudatario, e la coppia otteneva
un manso che gli permetteva di sostentarsi.
Gli sconfitti, dopo magari vari tentativi falliti, si facevano da parte
e si davano alla vita ecclesiastica, così come le sfortunate donzelle
su cui avevano puntato.
In tal modo si manteneva un perfetto equilibrio.
Tutto perfetto? No. I borghesi potevano aumentare indefinitamente, e
furono le loro città a rompere l'equilibrio.
sposarsi solo per quei figli di contadini che avevano a disposizione un
podere, evitava la crescita demografica, e quindi la fame.
Però, si potrebbe obiettare che, se i contadini non potevano aumentare,
i nobili avrebbero potuto crescere indefinitamente.
Invece anche loro no. Normalmente ad ereditare era il figlio maggiore,
quasi sempre una figlia sposava il figlio di un feudatario vicino, di
solito fratello della sposa dell'erede al feudo. Le altre figlie e
figli restavano in aspettativa. La selezione poi le facevano i tornei.
A noi il fatto che ogni cavaliere combattesse per una donzella pare una
nota romantica. Invece quelle giostre erano uffici di collocamento.
Il vincitore sposava la figlia di un feudatario, e la coppia otteneva
un manso che gli permetteva di sostentarsi.
Gli sconfitti, dopo magari vari tentativi falliti, si facevano da parte
e si davano alla vita ecclesiastica, così come le sfortunate donzelle
su cui avevano puntato.
In tal modo si manteneva un perfetto equilibrio.
Tutto perfetto? No. I borghesi potevano aumentare indefinitamente, e
furono le loro città a rompere l'equilibrio.
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Arduino d'Ivrea
Arduino d'Ivrea