Arduino
2010-10-16 09:14:08 UTC
Nel thread: Le cavolate di Mussolini, un amico nella sostanza a detto che se
non ci fosse stato Mussolini, poteva esserci uno sbocco di tipo
autoritario-parlamentare come ad esempio in Polonia o Austria; e che questo
sbocco sarebbe comunque stato migliore del fascismo.
Dissento, anche non prendendo in ipotesi una vittoria socialista, che pure
non era impossibile (Nelle regioni politicamente attive, seppur di
pochissimo nel 1919 il socialismo aveva vinto) E che avrebbe portato ad una
dittatura peggiore del fascismo, non perché i socialisti fossero più cattivi
di Mussolini, ma perché uno stato isolato, senza materie prime, che avesse
tentato le trasformazioni che sono costate lacrime e sangue ad uno stato con
ben maggiore autosufficienza come l'unione sovietica: per usare un
eufemismo, non avrebbe potuto farlo in maniera indolore.
Ma se anche ci fosse stato uno sbocco autoritario non Mussoliniano, questo
avrebbe avuto conseguenze drammatiche.
Con Mussolini, in pratica le classi previlegiate scelsero quello che per
loro era il meno peggio, fra i tanti movimenti populistici decisero di
cavalcare quello che potevano meglio imbrigliare e che proponeva le
soluzioni meno radicali.
Ma instaurando una democrazia autoritaria, in pratica le classi
previlegiate, avrebbero compresso non solo politicamente, ma anche
economicamente le classi meno abbienti, e per farlo, sarebbero dovute
ricorrere a metodi stile Pinochet.
I governi prefascisti facevano sparare sulla folla, i governi post fascisti
hanno fatto sparare sulla folla: pochi giorni dopo la caduta di Mussolini
già ci fu un eccidio a Bari, con Bonomi ci furono decine di morti a Palermo,
ma decine e decine furono gli episodi minori che si verificarono dal 1943 al
1947, per poi passare al non certo tenero Scelba.
Mussolini, dal 28 Ottobre 1922 al 25 Aprile del 1945 non fece mai sparare
sulla folla.
Sicuramente perché era nel suo carattere, ed un poco anche perché la gente
percepiva che faceva il possibile, che se riceveva una razione di 125
grammi, era perché non aveva farina per farne 130.
Ad'I
non ci fosse stato Mussolini, poteva esserci uno sbocco di tipo
autoritario-parlamentare come ad esempio in Polonia o Austria; e che questo
sbocco sarebbe comunque stato migliore del fascismo.
Dissento, anche non prendendo in ipotesi una vittoria socialista, che pure
non era impossibile (Nelle regioni politicamente attive, seppur di
pochissimo nel 1919 il socialismo aveva vinto) E che avrebbe portato ad una
dittatura peggiore del fascismo, non perché i socialisti fossero più cattivi
di Mussolini, ma perché uno stato isolato, senza materie prime, che avesse
tentato le trasformazioni che sono costate lacrime e sangue ad uno stato con
ben maggiore autosufficienza come l'unione sovietica: per usare un
eufemismo, non avrebbe potuto farlo in maniera indolore.
Ma se anche ci fosse stato uno sbocco autoritario non Mussoliniano, questo
avrebbe avuto conseguenze drammatiche.
Con Mussolini, in pratica le classi previlegiate scelsero quello che per
loro era il meno peggio, fra i tanti movimenti populistici decisero di
cavalcare quello che potevano meglio imbrigliare e che proponeva le
soluzioni meno radicali.
Ma instaurando una democrazia autoritaria, in pratica le classi
previlegiate, avrebbero compresso non solo politicamente, ma anche
economicamente le classi meno abbienti, e per farlo, sarebbero dovute
ricorrere a metodi stile Pinochet.
I governi prefascisti facevano sparare sulla folla, i governi post fascisti
hanno fatto sparare sulla folla: pochi giorni dopo la caduta di Mussolini
già ci fu un eccidio a Bari, con Bonomi ci furono decine di morti a Palermo,
ma decine e decine furono gli episodi minori che si verificarono dal 1943 al
1947, per poi passare al non certo tenero Scelba.
Mussolini, dal 28 Ottobre 1922 al 25 Aprile del 1945 non fece mai sparare
sulla folla.
Sicuramente perché era nel suo carattere, ed un poco anche perché la gente
percepiva che faceva il possibile, che se riceveva una razione di 125
grammi, era perché non aveva farina per farne 130.
Ad'I