Discussione:
recupero il tema di gesu'
(troppo vecchio per rispondere)
michele
2010-10-02 15:55:25 UTC
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Credo di aver mostrato che l'opinione contraria è molto plausibile. Gesù non
voleva costruire una setta ebraica, voleva una religione radicalmente nuova
in molti aspetti.
E l'ultima tua affermazione mi fa credere che ne sei convinto anche tu.
Vi sono ipotesi nell'uno e nell'altro senso, tieni anche conto delle
affermazioni "non sono venuto ad abrogare la Legge" oppure " il Cielo
e la Terra passeranno ma non uno iota non un apice della Scrittura
passeranno."
In effetti il Gesu dei vangeli *non* si esprime chiaramente, ed è una
gatta da pelare lasciata ai suoi dicsepoli. Infatti la grana si porrà
subito (Pietro/Paolo)

Ma c'è una terza possibilità; che Gesù non si curi e non si voglia
curare della teologia, di definire quando e come e dove e perchè e in
che confini e in che modo si estrinseca la religione che predica: ed
anzi che Gesù DETESTI la teologia, la ritualità ("razza di vipere",
scusate se è poco!), detesti la stessa sapienza depositata presso gli
esperti (vedi il Magnificat) e che la "sua" religione non si rivelata
ai cardinali ma agli umili.
Come dire "non curatevi della teologia, del monofisismo o dei quattro
capitoli, della verginità di Maria o delle circoncisioni". Amate il
prossimo, amate Dio, agite di conseguenza, siate questo e siate
quello. Per il resto ciò che è, e che sia ciò che è.

Non è una posizione stravagante, se si leggono i vangeli facendo
tabula rasa di come sono stati interpretati e piegati da altri prima
di voi, se li si legge con curiosità storica (come ho letto Seneca o
il Corano) mi pare una supposizione credibile delle "intenzioni" (mah,
questo è il problema...) del Gesù così come esce dai vangeli!
saluti
Radberto Pascasio
2010-10-17 09:38:35 UTC
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Post by michele
Come dire "non curatevi della teologia, del monofisismo o dei quattro
capitoli, della verginità di Maria o delle circoncisioni". Amate il
prossimo, amate Dio, agite di conseguenza, siate questo e siate
quello. Per il resto ciò che è, e che sia ciò che è.
Fondamentalmente è così.
O meglio, pare di leggere nei Vangeli, specie in quello di Matteo
generalmente considerato il più stimolante per il lettore
contemporaneo, non tanto la condanna della teologia quanto la sua
*totale* subordinazione nei confronti delle leggi che tu giustamente
elenchi: amore del prossimo, perdono, carità etc..
Post by michele
Non è una posizione stravagante
Per nulla! Invero, anche all'interno dello stesso cristianesimo ci
sono state voci, correnti e personaggi che hanno proposto una
religiosità assolutamente scevra da raffinatezze teologiche e
maggiormente incentrata sull'aspetto morale del messaggio evangelico.
Per esempio leggendo gli Apoftegmi dei padri del deserto non solo -
salvo rare eccezioni- i detti evitano disquisizioni teologiche, ma in
alcuni casi i padri sembrano addirittura diffidare o essere spaventati
da esse. Anche molte correnti medievali (vogliamo includere anche il
primo francescanesimo?) sono su questa linea. Sotto questo punto di
vista agostinianesimo e riforma luterana presentano, invece, un
notevole passo indietro.
Arduino
2010-11-06 23:34:49 UTC
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Post by Radberto Pascasio
Per nulla! Invero, anche all'interno dello stesso cristianesimo ci
sono state voci, correnti e personaggi che hanno proposto una
religiosità assolutamente scevra da raffinatezze teologiche e
maggiormente incentrata sull'aspetto morale del messaggio evangelico.
Per esempio leggendo gli Apoftegmi dei padri del deserto non solo -
salvo rare eccezioni- i detti evitano disquisizioni teologiche, ma in
alcuni casi i padri sembrano addirittura diffidare o essere spaventati
da esse. Anche molte correnti medievali (vogliamo includere anche il
primo francescanesimo?) sono su questa linea. Sotto questo punto di
vista agostinianesimo e riforma luterana presentano, invece, un
notevole passo indietro.
Una ricerca teologica, in sé non è un male.
Solo che successe che la prima chiesa uscita dalle persecuzioni, formata
da semianalfabeti, interpretasse a spanne le letture. E che poi per
difendere la sua teologia, fu costretta a ricorrere all'assioma dei
dogmi infallibili, e che vistoli contestati ricorse ai roghi.
Quanto invece a Gesù più che una religione penso volesse formare un
regno ebraico indipendente. E che certe sue contraddizioni penso
derivino dal fatto che non sempre poteva parlare liberamente.
Ciao
Ad'I

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