Arduino
2018-06-20 19:05:10 UTC
Guardando i terrificanti danni delle guerre, parrebbe che gli effetti
debbano protrarsi per moltissimo tempo. In realtà non accade.
Per fare uno degli esempi più eclatanti, la Germania nel periodo 1914-
1918 ebbe milioni di morti al fronte, cui si deve aggiungere oltre un
milione di morti per la spagnola, e un numero imprecisato, ma
quantificabile in alcuni milioni, di persone decedute causa la cattiva
nutrizione durante la guerra e nella successiva crisi economica dovuta
all'occupazione della Ruhr protrattasi fino all'agosto 1925. Eppure la
Germania meno di 21 anni dopo la fine della prima, fu in grado di
scatenare con ancora maggiore potenza una seconda guerra mondiale.
Ancora più esemplare il caso della Russia: Milioni di morti nella prima
guerra mondiale, altrettanti nella guerra civile, la pandemia di
spagnola che la colpì nel modo più grave del mondo, carestie che
causarono milioni di morti di cui l'ultima finita nel 1933. Eppure
anche questa nazione seppe produrre uno sforzo bellico micidiale, e lo
stesso argomento si potrebbe estendere in maggiore o minore misura a
tutti gli stati che parteciparono al primo conflitto mondiale.
Anche per il secondo dopoguerra, sebbene per fortuna non ci sia la
riprova della capacità di affrontare nuovi conflitti, è un dato di
fatto che la ripresa fu rapidissima. Il miracolo economico italiano
iniziò nel 1958, in Germania nello stesso periodo, ma entrambe le
nazioni avevano già da tempo superato il livello economico pre-guerra.
Altrettanto sbagliato però cadere nell'errore opposto e considerare le
guerre quasi come dei corroboranti. A rovinare gli stati e i popoli,
sono soprattutto i conflitti che si cronicizzano, vanno avanti per una
o più generazioni. Facendo un salto nel tempo, classico esempio le
guerre bizantine, che in Italia portarono alla rovina della penisola, e
che infine causarono la rovina dell'impero di Costantinopoli, assieme
al suo rivale, impero persiano.
Venendo più verso la nostra epoca, la guerra franco-spagnola che rovinò
l' Italia. Oppure le infinite altre guerre spagnole che portarono al
declino di questa nazione.
debbano protrarsi per moltissimo tempo. In realtà non accade.
Per fare uno degli esempi più eclatanti, la Germania nel periodo 1914-
1918 ebbe milioni di morti al fronte, cui si deve aggiungere oltre un
milione di morti per la spagnola, e un numero imprecisato, ma
quantificabile in alcuni milioni, di persone decedute causa la cattiva
nutrizione durante la guerra e nella successiva crisi economica dovuta
all'occupazione della Ruhr protrattasi fino all'agosto 1925. Eppure la
Germania meno di 21 anni dopo la fine della prima, fu in grado di
scatenare con ancora maggiore potenza una seconda guerra mondiale.
Ancora più esemplare il caso della Russia: Milioni di morti nella prima
guerra mondiale, altrettanti nella guerra civile, la pandemia di
spagnola che la colpì nel modo più grave del mondo, carestie che
causarono milioni di morti di cui l'ultima finita nel 1933. Eppure
anche questa nazione seppe produrre uno sforzo bellico micidiale, e lo
stesso argomento si potrebbe estendere in maggiore o minore misura a
tutti gli stati che parteciparono al primo conflitto mondiale.
Anche per il secondo dopoguerra, sebbene per fortuna non ci sia la
riprova della capacità di affrontare nuovi conflitti, è un dato di
fatto che la ripresa fu rapidissima. Il miracolo economico italiano
iniziò nel 1958, in Germania nello stesso periodo, ma entrambe le
nazioni avevano già da tempo superato il livello economico pre-guerra.
Altrettanto sbagliato però cadere nell'errore opposto e considerare le
guerre quasi come dei corroboranti. A rovinare gli stati e i popoli,
sono soprattutto i conflitti che si cronicizzano, vanno avanti per una
o più generazioni. Facendo un salto nel tempo, classico esempio le
guerre bizantine, che in Italia portarono alla rovina della penisola, e
che infine causarono la rovina dell'impero di Costantinopoli, assieme
al suo rivale, impero persiano.
Venendo più verso la nostra epoca, la guerra franco-spagnola che rovinò
l' Italia. Oppure le infinite altre guerre spagnole che portarono al
declino di questa nazione.
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Arduino d'Ivrea
Arduino d'Ivrea